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La NBA toglie la marijuana dalle sostanze proibite per i giocatori: per Kevin Durant “è come il vino”

Decisione storica della NBA, che – nell’ambito dei colloqui che hanno portato alla firma del nuovo Contratto collettivo di lavoro – ha rimosso la marijuana dall’elenco delle sostanze vietate per i giocatori. Kevin Durant racconta come ha convinto il commissioner Adam Silver.
A cura di Paolo Fiorenza
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Decisione storica della NBA, che – nell'ambito dei colloqui che hanno portato alla firma del nuovo Contratto collettivo di lavoro – ha rimosso la marijuana dall'elenco delle sostanze vietate per i giocatori. Il terreno era già pronto da qualche tempo, visto che durante la bolla per il Covid i test per trovare tracce di cannabis erano stati messi in pausa. Adesso proprietari e giocatori, di concerto con la lega professionistica nordamericana di basket, hanno deciso di eliminare definitivamente i test per il futuro.

Nella vicenda ha avuto un ruolo non secondario la perorazione della causa da parte di Kevin Durant col commissioner della NBA Adam Silver. Il 34enne campione dei Phoenix Suns ha raccontato alla CBS come sia riuscito a convincere il massimo dirigente della lega a ritirare il divieto sull'uso della sostanza a scopo ricreativo.

"In realtà l'ho chiamato e gli ho chiesto di togliere la marijuana dall'elenco delle sostanze vietate. Pensavo solo che stesse diventando un argomento in tutto il Paese e in tutto il mondo, e che lo stigma non fosse così negativo come lo era prima – ha spiegato il due volte campione NBA coi Golden State Warriors – Non ti influenza in alcun modo negativo. Mi sentivo solo come se fosse arrivato il tempo".

Alla domanda su come fosse andato l'incontro tra lui e il commissioner, Durant è stato limpido: Silver sapeva dove stava andando la conversazione fin dall'inizio. "Ha sentito l'odore quando sono entrato. Non ho dovuto dire molto, ha capito dove stava andando – ha riso KD – È la NBA. Lo fanno tutti, ad essere onesti. A questo punto è come il vino".

Durant del resto è stato un sostenitore pubblico dell'uso di cannabis tra gli atleti negli ultimi anni e nel 2021 ha investito in WeedMaps, una piattaforma di servizi per chi fa uso di marijuana. La cannabis è legale per scopi ricreativi in ​​Arizona – dove Durant gioca coi Phoenix Suns – e in altri 22 stati. Resta tuttavia illegale a livello federale negli Stati Uniti.

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