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Basket, Steve Nash torna in NBA: l’ex playmaker è il nuovo coach dei Brooklyn Nets

All’età di 46 anni, l’ex playmaker dei Phoenix Suns, Dallas Mavericks e Los Angeles Lakers è stato ingaggiato dai Brooklyn Nets per guidare la squadra di Kevin Durant e Kyrie Irving. “Allenare è qualcosa che sapevo di voler coltivare e sperimentare nel momento più opportuno e sono onorato di poter avere a disposizione un gruppo di giocatori e uno staff di così alto livello”, ha dichiarato Steve Nash dopo l’annuncio ufficiale del suo incarico.
A cura di Alberto Pucci
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Il magico mondo della NBA è sempre in prima pagina, e non solo per le prese di posizione contro il razzismo e per le partite di playoff. A tenere alta l'attenzione di tutti gli appassionati, sono infatti anche le notizie relative al mercato e ai cambi di panchina: l'ultimo, clamoroso, arrivato proprio poche ore fa. Come confermato da fonti americane e dagli stessi protagonisti coinvolti, i Brooklyn Nets hanno scelto di affidare la squadra a Steve Nash: icona del basket americano, protagonista tra la fine degli anni novanta e il 2015, con le maglie dei Phoenix Suns, Dallas Mavericks e Los Angeles Lakers.

L'ex playmaker, alla sua prima esperienza da coach, ha infatti firmato un contratto di quattro anni e avrà come primo assistente Jacque Vaughn: già alla guida dei Nets, dopo il recente addio di Kenny Atkinson. La trattativa che dunque permette a Nash di tornare in NBA e allenare stelle del calibro di Kevin Durant e Kyrie Irving, è durata alcune settimane e ha avuto nel proprietario Joe Tsai e nel general manager Sean Marks, le due importanti figure che sono riuscite a convincere Nash ad accettare il prestigioso e difficile incarico.

La gioia di Nash

"Sono onorato di questa opportunità che mi è stata offerta da una franchigia così importante, un’organizzazione di primissimo livello – ha dichiarato Steve Nash, dopo l'annuncio ufficiale del suo ingaggio- Voglio ringraziare Sean Marks, Joe Tsai e sua moglie Clara per aver creduto nella mie capacità, con la speranza che riesca a guidare nel migliore dei modi la squadra in futuro. Allenare è qualcosa che sapevo di voler coltivare e sperimentare nel momento più opportuno e sono onorato di poter avere a disposizione un gruppo di giocatori e uno staff di così alto livello. Conosco bene il livello d’eccellenza che c’è qui a Brooklyn. Sono felice ed entusiasta delle prospettive della squadra, così come dell’opportunità di trasferirmi a New York con la mia famiglia, nella speranza di diventare una figura di spicco e di impatto nella comunità".

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