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Il bel gesto di Radja Nainggolan, distribuisce pasti alle famiglie bisognose

Radja Nainggolan ha detto sì alla richiesta della Caritas Diocesana di Cagliari e aderito all’iniziativa di solidarietà. Il “ninja” ha offerto collaborazione ai volontari dell’associazione impegnati nella distribuzione di pasti e generi di prima necessità a domicilio. Lo ha fatto con un gesto semplice, mostrando una grande sensibilità perché è da questi particolari che si giudica l’uomo prima del giocatore.
A cura di Maurizio De Santis
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Radja Nainggolan con la Caritas Diocesana (fonte Twitter @antocarboni1991)
Radja Nainggolan con la Caritas Diocesana (fonte Twitter @antocarboni1991)

Il "ninja" è un soprannome da guerriero del campo e qualche eccesso di troppo lo ha spesso messo nel mirino della critica. Radja Nainggolan, però, fuori dal rettangolo verde, non è di quelli che "ritrovi al Roxy Bar a bere del whisky". La sua non è una "vita spericolata", come sembrerebbe da certi colpi di testa. È un istintivo, vero e verace, non si nasconde nel bene e nel male. Ha un bel "caratterino", dice il commissario tecnico del Belgio che non sembra averlo in simpatia, ma il centrocampista del Cagliari sa come sorprenderti.

Dimenticate l'immagine del calciatore che qualche Capodanno addietro (allora vestiva la maglia della Roma) fa un video-selfie, mostrandosi alticcio mentre gioca a tennis nel cuore della notte. Lasciate che a catturarvi per un attimo sia la foto dell'ex Inter (il club nerazzurro detiene ancora il cartellino del calciatore) seduto dietro il banchetto della Caritas Diocesana del capoluogo sardo. Sorride, si mette in posa mentre compila moduli e dà una mano ai volontari, si concede uno scatto che su Twitter riscuote consensi.

Il "ninja" ha la mascherina sul viso e i guanti ma che ci fa lì? S'è recato nella Fiera di Cagliari perché ha detto subito sì quando gli hanno chiesto se avesse potuto aiutare l'associazione nella distribuzione di pasti e generi di prima necessità a domicilio (un gesto di solidarietà in un momento molto difficile per le famiglie che pagano la crisi economica per il coronavirus). E così, mentre il mondo del calcio serra le fila e si prepara a ripartire nonostante tutto, il calciatore del Cagliari s'è prestato volentieri per essere vicino alla gente. Lo ha fatto con un gesto semplice, mostrando una grande sensibilità perché è da questi particolari che si giudica l'uomo prima del giocatore.

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