Champions League, Final Eight a rischio: a Lisbona nuovo focolaio di Coronavirus
Dal 12 al 23 agosto, Lisbona dovrebbe diventare l'unico punto di riferimento per le squadre in corsa per la Champions League. Il condizionale è però d'obbligo, poichè nelle ultime ore nuove nubi nere si sono fermate sopra il cielo della capitale portoghese. A mettere in discussione lo svolgimento dell'inedita Final Eight, è infatti l'esplosione di un nuovo focolaio di Coronavirus nella più grande città del Portogallo.
L'aumento dei casi di positività (calcolati in più di 250 unità nello scorso lunedì) ha ovviamente messo in allarme l'Uefa e il presidente Ceferin. Da Nyon è così partito l'ordine di monitorare l'andamento dell'epidemia a Lisbona, e nel frattempo pensare anche ad un eventuale e clamoroso piano alternativo da attuare qualora non sia possibile giocare quarti, semifinale e finale all'Estádio da Luz: l'impianto, soprannominato ‘A Catedral', che ospita le partite casalinghe del Benfica.
Lisbona in stato d'emergenza
Nel mirino dei dirigenti Uefa, ci sono soprattutto le decisioni del premier Antonio Costa. A causa del nuovo focolaio, il primo ministro ha infatti già chiuso molti distretti di Lisbona, quattro comuni limitrofi e sarebbe pronto a ufficializzare lo stato di emergenza per la capitale portoghese: di fatto già ‘penalizzata' da assembramenti pubblici vietati e coprifuoco alle ore 20.00 per tutte le attività commerciali.
In attesa del tabellone della Final Eight, che dovrebbe essere sorteggiato il prossimo 10 luglio, l'Uefa rimane dunque in allerta e pronta ad intervenire per cambiare ancora il programma della Champions League: una scaletta che, ad oggi, dovrebbe vedere in campo le squadre, in partite secche, dal 12 al 15 agosto per i quarti di finale, il 18 e il 19 per le semifinali e il 23 agosto per la finalissima.