Una maratoneta sta battendo il suo personale, ma nota un gattino randagio: lo salva e butta la gara

Ci sono gesti che definiscono quello che siamo in maniera sincera, più di qualsiasi chiacchiera o vanagloria. Semplicemente non potremmo essere diversi, il che vale soprattutto quando scegliamo di rinunciare a qualcosa che per noi è importante, in nome di qualcos'altro che ci scalda il cuore e fa fare la cosa giusta. Sarah Bohan è una 26enne atleta di Boston che domenica scorsa stava stabilendo il proprio record personale alla maratona di Chicago.

Tuttavia a circa 8 chilometri dall'arrivo, mentre si avvicinava ad un tunnel, la runner ha notato "qualcosa di bianco e soffice" con la coda dell'occhio. A quel punto Sarah ha rallentato la sua andatura fino a camminare, per rendersi conto di cosa fosse quel batuffolo che aveva attirato la sua attenzione: avvicinatasi, ha visto che era un gattino e le è apparso subito chiaro che il piccolo aveva bisogno di aiuto.
"Il gattino era sporco, spaventato e magro, e sembrava separato dalla madre – ha detto la Bohan – Quando l'ho raccolto era arruffato e sapevo che era un randagio". A quel punto la ragazza si è trovata di fronte a un dilemma che richiedeva una risposta velocissima: rimettere il gattino dove l'aveva trovato – ovvero sul marciapiede – abbandonandolo a un destino che poteva essere anche tragico, per continuare ad inseguire il proprio personale nella maratona di Chicago; oppure tenerlo in braccio e prendersi il tempo per vedere se lungo il percorso avrebbe trovato un posto sicuro, magari qualcuno col cuore altrettanto buono cui affidarlo.

Ma niente succede per caso: quel gattino non poteva saperlo, ma la donna che si era chinata verso i suoi occhi smarriti e impauriti è una grande amante degli animali e lei stessa ha due gatti salvati nella sua casa di Boston. Di più: stava correndo la maratona di domenica scorsa con il TEAM PAWS Chicago, un gruppo di atleti che raccoglie fondi per aiutare gli animali senza dimora. La scelta è sgorgata dunque naturale per Sarah, che ha sacrificato la sua gara per salvare quel gattino, che pesava meno di mezzo chilo.
La Bohan ha stretto forte al suo petto quella piccola creatura ed è ripartita alla ricerca di uno spettatore di buon cuore disposto ad adottarlo e dargli una casa piena d'amore. Obiettivo raggiunto dopo circa un chilometro e mezzo di corsa leggera e di ricerca in mezzo al pubblico assiepato lungo il percorso: il gattino è stato consegnato ad una donna che ha promesso di averne cura e a quel punto Sarah ha potuto riprendere la maratona con passo più spedito, chiudendo in 3 ore, 31 minuti e 35 secondi. Un tempo molto lontano dal suo personale di 3 ore, 12 minuti e 59 secondi, ma la ragazza del Massachusetts ha vinto ben altro: una tappa da ricordare nella corsa della vita.