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Mondiali di Atletica 2025 a Tokyo

Tim Van de Velde si ferma prima del traguardo ai Mondiali e torna indietro: è lo sport al suo massimo

Bellissimo gesto di Tim Van de Velde ai Mondiali di atletica leggera a Tokyo: il siepista belga si è fermato prima del traguardo ed è tornato indietro quando ha capito che alle sue spalle c’era qualcun altro in difficoltà.
A cura di Paolo Fiorenza
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No, vincere non è l'unica cosa che conta. E neanche partecipare. Conta fare quello che è giusto, nella vita come nello sport. Tim Van de Velde tornerà a casa dai Mondiali di atletica di Tokyo senza niente da mettere in bacheca, ma con la consapevolezza di aver nobilitato lo sport al suo massimo, nella sua accezione più pura. L'atleta belga si è fermato a pochi metri dal traguardo della batteria dei 300o siepi, quando ha ‘sentito' – non c'è termine migliore che renda l'idea – che alle sue spalle c'era qualcun altro in grande difficoltà. Allora si è voltato, è tornato indietro e ha accompagnato all'arrivo il colombiano Carlos San Martin dandogli la spalla: i due sono transitati praticamente appaiati sulla linea del traguardo, ultimi ma anche primi, tra gli applausi del pubblico allo stadio e quelli virtuali dei tifosi sui social.

Il toccante arrivo di Van de Velde e San Martin appaiati ai Mondiali di atletica leggera
Il toccante arrivo di Van de Velde e San Martin appaiati ai Mondiali di atletica leggera

Van de Velde era partito alla garibaldina nella terza batteria dei 3000 siepi ai campionati del mondo di atletica iniziati oggi in terra giapponese, ma dopo aver preso il comando della corsa è rimasto coinvolto in una caduta alla riviera, così come sono caduti in un altro frangente anche San Martin e l'etiope Lamecha Girma, detentore del record mondiale nella specialità e uno dei favoriti per le medaglie. Girma è riuscito poi a risalire e qualificarsi, mentre per gli altri due le cose non sono andate altrettanto bene.

Cosa è successo nei 3000 siepi ai Mondiali di atletica: il bellissimo gesto di Tim Van de Velde

Il 25enne siepista belga stava per finire penultimo la batteria, ma prima di concludere la gara e la sua partecipazione a Tokyo ha percepito le enormi difficoltà alle sue spalle di San Martin, che a malapena era riuscito a superare l'ultimo ostacolo sul rettilineo finale. A quel punto si è voltato e non ha esitato a fare la cosa giusta: tornare indietro e offrire il suo aiuto al collega visibilmente menomato. Van de Valde gli ha dato la spalla e insieme, a braccetto, hanno concluso la gara agli ultimi due posti. Uniti dal dolore fisico e dalla sofferenza morale per l'eliminazione, i due atleti hanno dato una splendida dimostrazione dei valori autentici dello sport.

"È stato un gesto naturale – ha detto il belga dopo l'arrivo – La sfortuna continua a perseguitarmi, questa è la terza competizione importante in cui mi ritrovo a terra. Sono super deluso, avevo ottime gambe e con questa caduta è crollato tutto. Poi ho avuto tutto il tempo per pensare negli ultimi giri e quando ho visto un altro in difficoltà, mi sono detto ‘perché no'. Dopotutto, la mia gara era rovinata. Non è stato molto, solo un bel gesto". È stato nobile, che non è il colore di una medaglia, ma vale tanto.

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