Spadafora: “Palestre e piscine aperte è una scelta di buon senso”

Palestre e piscine sono ancora aperte. C'è stata una grande discussione all'interno del governo nei giorni scorsi per decidere sulla loro sorte, con posizioni (differenti) molto nette. Il Ministro dello Sport Spadafora ha vinto la sua battaglia e ha permesso a piscine e palestre di non fermarsi. Anche se il Premier Giuseppe Conte ha dichiarato che tra sette giorni se i proprietari o i gestori non rispetteranno le regole imposte dal governo stesso si chiuderà tutto. Spadafora ha spiegato perché si è battuto con tutte le sue forze per tenere aperte palestre e piscine:
Ho difeso molto questa scelta di lasciare aperte palestre, piscine e centri sportivi perché se ci fossero state delle evidenze scientifiche, sarei stato il io il primo a chiedere la chiusura di questo mondo. Oggi così non è e quindi possono continuare gare e competizioni a livelli di professionismo ma anche di dilettantismo, nazionale e regionale.
Nell'intervista che ha rilasciato al Tg5 il ministro ha detto che il mondo dello sport in questi mesi ha rispettato i vari protocolli ed ha aggiunto che se la situazione relativa ai contagi dovesse cambiare chiaramente anche le piscine e le palestre rischierebbero la chiusura:
Credo che il mondo dello sport abbia rispettato in maniera molto rigorosa tutti i protocolli quindi in queste ore ho riunito i vertici dei principali organismi, a partire dal presidente del Coni, per valutare anche di rivedere in alcune parti i protocolli. Però la situazione potrà cambiare ed essere difficile per le palestre per andare avanti, solo se la situazione generale del Paese dovesse peggiorare. Ma a quel punto vorrebbe dire che anche 6 persone non potranno più stare sedute in un ristorante perché è molto più rischioso stare in 6 seduti intorno a un tavolo che allenarsi in una palestra.