Visitatori di Sochi sotto attacco degli hacker russi
Come se non bastassero tutti i proclami sulla sicurezza per la cerimonia inaugurale, arriva dalla NBC la segnalazione di hacker russi in azione su tutti i device dei turisti. Alle tante polemiche si aggiungono anche quelle relative alla sicurezza informatica della rete. Non si tratta di un modo come un altro di far sentire a casa gli ospiti americani, e non, ma di una minaccia per le comunicazioni e la privacy.
Il giornalista Richard Engel per provare la sua tesi ha comprato due computer e un telefono e li ha riempiti di dati falsi. Appena connesso alle reti russe il reporter newyorkese ha ricevuto email sospette ed ha capito che gli hacker erano già entrati in possesso dei suoi dati. Lo stesso è successo con lo smartphone.
Secondo la tv americana tutti i device dei turisti, degli atleti e delle loro famiglie saranno, puntualmente, violati e per questo motivo il Dipartimento di Stato Americano ha avvertito i turisti di non aspettarsi nessun rispetto della privacy, nemmeno nelle stanze di hotel. Prima di entrare nel pieno delle Olimpiadi gli stessi esperti di intelligence russi avevano anunciato un piano di controllo totale delle comunicazioni da parte dei servizi di sicurezza del Paese, ma a quanto pare non è servito a molto.
L’attività degli hacker in Russia non è una novità e le Olimpiadi invernali di Sochi sono occasione per rubare dati personali, ma il fatto che le accuse provengano dagli americani, che non sono proprio immacolati in materia, è alquanto paradossale.