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Paralimpiadi, Bocciardo d’oro: e l’Italia a Rio conquista la 15a medaglia

Nei 400 stile libero, il campione europeo e mondiale in carica non fallisce l’appuntamento con il successo e regala la seconda medaglia d’oro all’Italia. Oggi atteso il debutto nel ciclismo del 50enne Alex Zanardi, della Vio nel fioretto e Morlacchi che ritorna in vasca per i 100 metri rana.
A cura di Alessio Pediglieri
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Ancora emozioni e medaglie per l'Italia nelle Paralimpiadi 2016 a Rio. E' arrivato infatti il secondo oro, dopo quello conquistato da Federico Morlacchi nel nuoto. Questa volta a far risuonare l'inno di Mameli a Rio de Janeiro ci ha pensato Francesco Bocciardo che ha vinto la gara dei 400 stile libero S6, fermando il cronometro sul 5'01215, precedendo, al traguardo, l'olandese Van Hoffweegen (5'07282) e il cubano Perez Escalona (5'14″44). Si arricchisce ancora il medagliere azzurro con due gli ori degli azzurri, sette gli argenti, sei i bronzi. Ma non sembra essere finita qui visto che l'Italia ha ancora altri assi nella manica da calare.

L'Italia può infatti sperare in altre vittorie e medaglie in diverse discipline dove abbiamo atleti pronti a fare la differenza. Parte il ciclismo dove c'è il favorito numero uno, Alex Zanardi nella cronometro H5 che a 50 anni punta all'ennesimo oro. Da tenere sotto controllo sempre per il ciclismo anche Vittorio Podestà e Francesca Porcellato nell'handbike H3.

Poi occhi puntati su Bebe Vio, campionessa del mondo in carica nel fioretto mentre Veronica Yoko Plebani si cimenterà in una disciplina olimpica tutta nuova: la paracanoa. Nella notte torna in vasca il plurimedagliato Federico Morlacchi, questa volta nei 100 metri rana mentre nell'atletica c'è attesa per il getto del peso dove tra le grandi favorite c'è la nostra Assunta Legnante.

Tornando all'ultimo oro conquistato da Bocciardo, che arrivava da campione europeo e mondiale in carica, è la conferma del movimento azzurro in vasca dove spesso si riesce a dettare legge in campo internazionale: "Ho capitalizzato tutta l'energia che avevo per arrivare fino in fondo e vincere – racconta Bocciardo dopo la premiazione – È stata dura ma è una cosa bellissima, una sensazione che mi porterò dietro tutta la vita e che un giorno potrò raccontare ai miei figli"

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