Marcell Jacobs: “La Federazione mi ha preso in giro, c’è un livello di invidia fuori controllo”

Il ritorno in pista è ancora lontano per Marcell Jacobs che dopo il Mondiale di atletica leggera 2025 non ha ancora voglia di riprendere la sua attività. Quest'anno è stato caratterizzato da molti problemi fisici e l'eliminazione nella semifinale dei 100 metri a Tokyo che ha lasciato ancora qualche scoria. Proprio a quella città aveva legato la sua impresa più grande con l'oro olimpico del 2021, ma oggi quei tempi sembrano essere molto lontani.
In un'intervista a La Stampa il velocista ha raccontato come sono andati gli ultimi mesi. Si è spenta la scintilla, continua a ripetere, rimandando un ritorno all'attività a una data ancora da definirsi. Negli ultimi mesi su di lui ha pesato tanto la vicenda di spionaggio illegale portata avanti dal fratello di Tortu, accusato e condannato per aver spiato Jacobs per trovare conferme su un sospetto caso di doping, e anche gli screzi con la Federazione che lo ha tolto dagli atleti di punta.

Come sta Jacobs oggi
Non ha fretta di tornare in pista per il momento, soprattutto perché gli manca la voglia di rimettersi in gioco dopo un anno abbastanza complicato: "Sono successe troppe cose che mi hanno fatto perdere la scintilla. Fatico a tenerla accesa. Sto bene, ma mi manca il primo passo: la voglia di andare in campo ad allenarmi che poi si porta dietro tutto il resto. Mi sono tenuto in forma, il mio corpo necessita movimento e non sono il tipo che si stravacca sul divano". Non sente il richiamo della pista ed è preoccupato da questo aspetto, ma comunque non si mette fretta e ascolta il suo corpo e la sua mente.
Nell'ultimo anno ha avuto a che fare con delle vicende molto spinose e con risultati che faticavano ad arrivare. Nel corso dell'intervista Jacobs parla anche del suo rapporto con la Federazione, intaccato dalla decisione di toglierlo dalla categoria atleti d'élite: "Con la finale a Parigi ho dimostrato di esserci, non mi pareva di essere da buttare via, invece mi hanno presentato nuovi parametri. Li rispetto, poi scopro che per altri, a parità di condizioni, è andata diversamente: mi sento preso in giro. Lo hanno interrotto loro e se mi tolgono dagli atleti top vuol dire che non hanno interesse per me. Prendo atto".

La delusione dei Mondiali
L'ultimo atto della sua lunga carriera si è svolto a Tokyo dove c'è stata grande amarezza per le sue prestazioni. La doppia eliminazione in semifinale ai Mondiali, nei 100 (con 10"16) e nella 4×100 lo hanno gettato nello sconforto e da allora ha preferito farsi da parte per un po' di tempo per ritrovare le motivazioni ma anche la giusta forma fisica. Vive in Florida con la moglie Nicole ed è in contatto con l'allenatore Rana Reider per capire come gestire il suo futuro. Alle porte ci son gli Europei di Birmingham, in programma da 10 al 16 agosto del prossimo anno, ma il vero obiettivo resta comunque Los Angeles 2028.