L’urlo di Giupponi, un bronzo nella marcia è la prima medaglia dell’Italia agli Europei di Atletica

La prima medaglia per l'Italia agli Europei di Atletica Leggera è il bronzo conquistato da Matteo Giupponi. Un podio nella 35 km di marcia maschile ottenuto a corredo di una grande prova e che permette alla selezione tricolore di fare capolino nel medagliere (al momento dominato dalla Germania, padrone di casa).
Il risultato ottenuto sulle strade di Monaco di Baviera è stato eccezionale, considerato che l'azzurro non era tra i favoriti della vigilia ma la medaglia infilata al collo è arrivata a margine di una prestazione da incorniciare. Ha chiuso con il tempo di 2h30'34", preceduto dallo spagnolo Miguel Angel Lopez (fortissimo), oro in 2h26″49 e dal tedesco Christopher Linke, argento in 2h29'30".
Braccia alzate verso il cielo, pugni serrati, in quello sinistro stringe la bandiera tricolore. È l'immagine più bella, che non ha bisogno di parole per spiegare qual è stata la gioia dell'italiano che a 33 anni infila al collo (e mette in bacheca) il primo premio internazionale della carriera dopo un altro bronzo continentale che risale a 13 anni fa (nel 2009, quando gareggiava tra gli under 23).
Una gioia così grande l'ha condivisa con Eleonora Giorgi, compagna nella vita e nell'atletica (marciatrice). A fine gara lei era lì ad abbracciarlo. Erano in tre… perché in dolce attesa. Un'emozione bellissima per il corridore bergamasco al quale mancava un exploit per dare maggiore risalto a un palmares che finora lo aveva visto ottavo nella 20 km alle Olimpiadi di Rio 2016, oltre a una serie di piazzamenti ai Mondiali.

La gara. Il ritmo tenuto da Giupponi è stato costante, tecnica e resistenza sono state le armi che gli hanno permesso di approfittare delle difficoltà dello svedese Perseus Karlstroem: l'italiano, sempre agganciato al gruppetto di testa, ha guadagnato passi e terreno piazzandosi alle spalle di Miguel Angel Lopez, davvero imprendibile. E ha tenuto botta quando il tedesco Christopher Linke (argento) e l'altro iberico Manuel Bermudez hanno aumentato i giri del motore. La rimonta tra il 27° e il 29° chilometro s'è rivelata decisiva, infliggendo un distacco di quasi 2 minuti allo stesso Bermudez (2h32'31") e al tedesco Jonathan Hilbert (2h32'44").