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Ultime notizie sulle condizioni di Alex Zanardi

Incidente Zanardi, Fanpage tra gli abitanti di Castel Maggiore: “Alex è sempre stato una bellissima persona”

Nella città dove è cresciuto, dopo il terribile incidente di venerdì scorso, c’è molta commozione e preoccupazione per le condizioni fisiche di Alex Zanardi. Ai microfoni di Fanpage, che si è recato sul posto, in molti hanno confermato il cuore d’oro del campione bolognese. “Siamo tutti molto dispiaciuti. Ho la pelle d’oca a pensarci e ho già il magone. Aspettiamo che migliori”, ha dichiarato un amico di infanzia.
A cura di Alberto Pucci
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Castel Maggiore, 20 minuti di macchina da Bologna e poco più di 18mila abitanti. È in questo comune a nord del capoluogo felsineo che Alex Zanardi è cresciuto e ha imparato ad amare le corse. Nella città dove l'ex pilota di Formula Uno e campione di handbike è diventato pilota, è molta la commozione per ciò che è successo su quella maledetta strada in provincia di Siena e ai microfoni di Fanpage, che si è recato sul posto per raccogliere le testimonianze di chi lo conosce bene, lo hanno confermato tutti.

"Eravamo in compagnia insieme, sui go kart era un fenomeno già da bambino", ha infatti spiegato ai nostri microfoni Massimiliano, amico di infanzia di Alex Zanardi. "L'ho visto crescere, era sempre su e giù sul go kart col papà – ha aggiunto un altro vicino di casa – Quando letto la notizia ho subito pensato alla mamma, poveretta. La sorella di Alex è morta tanto tempo fa in un'incidente".

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Il ricordo di chi lo ha conosciuto bene

"Siamo stati nella stessa compagnia per un po' di anni, e sui go kart era un fenomeno già da bambino – ha invece raccontato in maniera commovente Massimiliano, che con Zanardi ha praticamente passato tutta l'adolescenza – Uscivamo la sera in paninoteca e ci siamo sempre molto divertiti tutti insieme. Aspettiamo che vinca anche questa gara. Siamo tutti molto dispiaciuti. Ho la pelle d'oca a pensarci e ho già il magone. Aspettiamo che migliori". Il grande cuore di Alex Zanardi è un ricordo indelebile in tutta la comunità di Castel Maggiore: "Non si è mai montato la testa, e quando tornava a casa passava a salutare e a scambiare quattro chiacchiere. Lo faceva in modo naturale e non perché eravamo vicini di casa. È sempre stato una bellissima persona".

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