Imane Khelif: “Non mi ritiro, lotterò sempre per vincere medaglie e difendere le donne nello sport”

Il ritiro dalle competizioni sportive di Imane Khelif aveva creato più di un rumore nel mondo della boxe e dello sport, ma tutto si è rivelato una bolla esplosa in un nulla di fatto: le dichiarazioni del procuratore della pugile algerina sono state smentite fermamente dalla diretta interessata che ora rincara la dose sul suo presente e sul suo futuro: "Nessun ritiro, anzi. Continuerò a combattere per far tacere le voci contro di me, per vincere nuove medaglie e difendere i diritti delle donne nello sport".
Le dichiarazioni dell'ex manager e le mancate partecipazioni a alla Boxe Cup e ai Mondiali
Archiviato il "caso" olimpico di Parigi 2024, e accolta in Algeria come una eroina nazionale dopo la vittoria della medaglia d'oro, di Imane Khelif era sparita traccia, finendo pian piano fuori dai radar dalle competizioni di pugilato. La boxeur algerina non aveva più disputato alcun incontro di cartello, compresa la Eindhoven Box Cup a giugno del 2025 e i Campionati in Serbia, dove tutti pensavano partecipasse, fino alle dichiarazioni di fine agosto di Nasser Yefsah, ex manager di Khelif, che avevano paventato un improvviso e immotivato ritiro dai ring: "Non fa più boxe dalle Olimpiadi, ha smesso tutto" aveva dichiarato, "viaggia solo per i suoi sponsor".
La risposta di Khelif: "Nessun ritiro, combatterò sempre chi dubita di me"
Nessun ritiro, anzi. Imane Khelif appare più determinata che mai a proseguire nel mondo del pugilato: "Ho dedicato e dedico tutta la mia vita all’allenamento e alla preparazione, con l'assoluto rispetto le regole così come sono scritte. Sono le pressioni esterne a rendere il tutto non chiaro" ha raccontato alla Gazzetta, "e si è soggetti a decisioni improvvise e ingiuste, danneggiando l’atleta e lo spirito stesso dello sport, che dovrebbe basarsi su trasparenza e rispetto reciproci". Da qui la "mission" che è tutt'altro conclusa: "Non ho mai avuto alcuna intenzione di ritirarmi anche perché il successo olimpico mi ha dato una ulteriore carica. Ho affrontato molte sfide per raggiungere questo successo e sono determinata a continuare a combattere per far tacere chi dubita di me. Con i miei traguardi sportivi raggiunti sono cresciuti anche tutti i miei obiettivi: voglio un’altra medaglia e voglio contribuire a creare più opportunità per le donne nello sport".
Khelif e la boxe: "Nel momento in cui penso di arrendermi, spingo ancora di più"
Nulla di più falso e irreale, dunque, l'addio alla boxe a tal punto che oggi Khelif ha fatto totale chiarezza sulla sua attuale situazione, legata a doppio filo con il mondo dl pugilato, su e giù dal ring. Un mondo che segue da quando era bambina, "per potermi allenare, percorrevo dieci chilometri a piedi e per permettermelo vendevo pane, alluminio e ferro per strada", e in cui ha imparato a combattere con e senza guantoni: "Nel momento stesso in cui un pensiero di arrendermi e mollare mi attraversava la mente sapevo che era il momento giusto per spingere ancora più duramente".