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Il Tas respinge il ricorso di Schwazer per la sospensione della squalifica: sfuma il sogno Parigi 2024

Il Tribunale arbitrale dello sport (Tas) ha respinto il ricorso di Alex Schwazer contro la decisione dell’Atletica Integrity Unit (Aiu) che aveva deciso di non sospendere la squalifica di otto anni per doping. La Wada: “È stata fatta gustizia”.
A cura di Vito Lamorte
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Un altro ‘no' per Alex. Il Tribunale arbitrale dello sport (Tas) ha annunciato di aver respinto il ricorso presentato dal marciatore altoatesino contro la decisione presa dall'Athletics Integrity Unit (AIU) della Federazione internazionale di atletica leggera lo scorso 10 novembre.

Il marciatore altoatesino, vincitore a Pechino 2008 della 50 chilometri di marcia, si era appellato contro la decisione presa a novembre 2023 dall'Athletics integrity unit di World Athletics, la Federazione internazionale di atletica leggera lo scorso 10 novembre: chiedeva, l’atleta azzurro, di sospendere la squalifica di 8 anni dopo la positività riscontrata nel 2016, a poche settimane dall’inizio dei Giochi di Rio de Janeiro.

La squalifica impedisce al 39enne atleta di puntare alla qualificazione per le Olimpiadi di Parigi 2024.

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La nota ufficiale del  Tribunale arbitrale dello sport (Tas) di Losanna afferma che "viene confermata la decisione impugnata e imposto il periodo di squalifica ad Alex Schwazer rimane in vigore. La regola 10.7.1 (a) del WA ADR consente agli atleti che stanno scontando un periodo di squalifica di richiedere il sospensione di parte di tale periodo previa fornitura di assistenza sostanziale per la scoperta o l'accertamento altre violazioni delle norme antidoping. Il Panel CAS ha emesso il dispositivo della sua decisione. Il lodo motivato sarà comunicato al parti a tempo debito e pubblicate dal CAS a meno che le parti non richiedano la riservatezza".

I legali del marciatore hanno rilasciato una dichiarazione all'agenzia Ansa: "Abbiamo preso atto con amarezza della decisione del Tas che ha rigettato l'appello di Alex Schwazer finalizzato ad ottenere uno sconto della squalifica a suo tempo sancita. Siamo convinti che Alex Schwazer abbia diritto allo sconto richiesto per la collaborazione fornita nell'ambito delle normative antidoping vigenti. Ci riserviamo di esaminare le motivazioni in oggetto appena conoscibili per valutare eventuali nuove ulteriori iniziative giudiziarie. Restiamo fiduciosi che alla fine gli venga concessa questa opportunità legittima e meritata!".

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Sandro Donati, all'agenzia LaPresse, ha commentato così la decisione del Tas di Losanna: "Mi dispiace per Alex, per la sua grande passione e perché ci ha sperato fino all'ultimo. Personalmente, non mi sarei mai rivolto a questa gente, mai più. Per me questa gente non esiste".

L’ex allenatore dell’atleta altoatesino ha proseguito così il suo intervento: "L'ho visto sempre pieno di speranza di potercela fare, ma sinceramente io non ci ho mai pensato, neanche quando si andò a Rio". Donati si è soffermato anche sull'eventuale ritorno alle gare di Schwazer una volta scontata la squalifica: "Questo lo deve decidere Alex, ma io ci penserei sopra anche in questo senso. Chi conosce questa storia sa quanto sia, non chiara, ma chiarissima. Di prove e indizi ce ne sono una montagna. Questi organismi sono una sorta di multinazionale che si muove al di fuori delle leggi".

Sul punto è arrivata anche la nota della Wada: "Accogliamo favorevolmente la decisione del Tribunale Arbitrale dello Sport di non sospendere una parte del periodo di squalifica del marciatore italiano Alex Schwazer, che sta scontando una squalifica di otto anni dal 2016 per aver commesso una seconda violazione delle norme antidoping. Con questa decisione, la Wada ritiene che sia stata fatta giustizia per gli atleti e per uno sport sano. La Wada non era parte in causa in questa vicenda e non ha ulteriori commenti".

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