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Filippo Galli: “Sacchi invitò me e Donadoni a dormire da lui a Fusignano. Di notte sentimmo le urla”

Arrigo Sacchi era così maniacale nel suo modo di interpretare il mestiere di allenatore da esserne ossessionato anche di notte: ecco cosa accadde a casa sua a Fusignano, raccontato da Filippo Galli.
A cura di Paolo Fiorenza
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Filippo Galli oggi a 62 anni è responsabile dell'area metodologica del Parma, ma quando si fa il nome dell'ex difensore centrale, è inevitabile pensare al grande Milan di Berlusconi: Galli iniziò nel settore giovanile rossonero, poi dopo un anno di prestito al Pescara, nel 1983 (tre anni prima dell'arrivo di Berlusconi) tornò alla casa madre. Aveva 20 anni, avrebbe lasciato il Diavolo 13 anni dopo, proseguendo poi la sua carriera con le maglie di Reggiana, Brescia, Watford e Pro Sesto, appendendo infine gli scarpini al chiodo nel 2004, a 41 anni. Filippo incrociò la sua strada con quella di Arrigo Sacchi dal 1987 al 1991, vincendo tutto in quel lasso di tempo in cui si scolpì il mito di quel Milan nel mondo. Un Sacchi così ossessionato da quello che voleva inculcare come una seconda anima nei suoi giocatori, da urlare senza freni nella notte, come sentì con le sue orecchie lo stesso Galli.

Arrigo Sacchi e Silvio Berlusconi: il loro Milan riscrisse il calcio
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Filippo Galli dorme a casa di Arrigo Sacchi, arrivano urla nella notte

L'episodio è raccontato dall'ex calciatore monzese al podcast ‘Doppio Passo': "Sacchi era uno maniacale. Io ricordo che una sera con Donadoni andammo, ci invitò a dormire a casa sua a Fusignano, perché dovevamo andare il giorno dopo a un convegno in cui si parlava di sport etc. Io e Roberto eravamo in questa camera. A un certo punto sentiamo gridare qualcuno e ci alziamo, tendiamo le orecchie… cosa succede? Era Arrigo Sacchi che chiamava il fuorigioco nella notte. Chiamava ‘fuoriiii', mentre dormiva. Non sto scherzando".

Filippo Galli mima il gesto con cui Sacchi chiamava i calciatori del Milan a ’uscire’ per mettere in fuorigioco gli avversari
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"È andato è andato in ‘burn out' proprio per questo a un certo punto, perché veramente era maniacale", conclude Galli, con riferimento all'improvviso addio al calcio di Sacchi nel 2014 per il troppo stress, come spiegò lui stesso quando si dimise da coordinatore tecnico delle nazionali giovanili dell'Italia. Da allora Arrigo, oggi 79enne, è rimasto presente nel mondo del pallone come commentatore, opinionista e figura di riferimento la cui autorevolezza è riconosciuta in tutto il mondo. E chissà se di notte chiama ancora Tassotti, Baresi, Galli e Maldini ad ‘alzarsi' per mettere in fuorigioco gli avversari…

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