Fefé De Giorgi e il paragone con Ancelotti: “Orgoglioso, ognuno a suo modo fa il meglio che può”

Il paragone è di quelli rischiosi ma – conti e soprattutto vittorie alla mano – è di quelli che reggono senza problemi. Paragonare Ferdinando "Fefé" De Giorgi a "Carletto" Ancelotti non è una bestemmia sportiva, bensì la conferma della grandezza di due immensi uomini di sport capaci prima di vincere da giocatori e poi di confermarsi ad altissimi livelli da tecnici. "Ognuno nel suo" si schermisce il ct della nazionale maschile di volley, fresca del secondo titolo consecutivo ai Mondiali, "facciamo il nostro al meglio".
L'occasione per celebrare il volley l'ha data questa volta la presenza dei campioni e campionesse del Mondo, invitate al Quirinale al cospetto del Presidente Sergio Mattarella. Una cerimonia che ha ribadito l'immensità di un movimento capace di aver regalato due titoli a distanza di pochissimo tempo e rilanciando oltre ogni aspettativa la pallavolo italiana. Celebrati nella celebrazione, i due ct proprio dal Capo dello Stato: "Siete un esempio, una guida per i vostri campioni ma non solo. Il collante delle nuove generazioni che nel vostro lavoro e nella vostra dedizione vedono come bisogna fare".

Fefè De Giorgi e le tre parole "mondiali": "Divertitevi, lottate e vincete"
Parole che il Presidente Mattarella ha regalato dalla platea del Quirinale dove erano seduti in prima in fila proprio i due commissari tecnici, che avevano prima preso parola. Esaltando lo spirito italiano, la forza dell'unità, dell'inclusività che le due nazionali hanno mostrato di avere durante i rispettivi tornei: "Per noi è una giornata storica, un momento speciale per la nostra pallavolo. Voglio rivelarvi un retroscena, le parole che nel corso delle semifinali e della finale Mondiale ci siamo detti e ripetuti ad ogni inizio di gara" ha spiegato De Giorgi. "Divertitevi, lottate e vincete".
De Giorgi come Ancelotti: "Vincere non è mai facile ed è sempre motivo d'orgoglio"
Un De Giorgi che è stato indicato non a caso il "Carlo Ancelotti della pallavolo", ovvero, il più forte e vincente allenatore in Italia, visto quanto fatto prima da giocatore e poi da commissario azzurro: "Io Ancelotti della pallavolo? Per me è un piacere, cerchiamo di portare avanti, ognuno con il suo modo, il lavoro che si fa al meglio. E' stato un qualcosa di straordinario che le due squadre sono riuscite a fare. Siamo orgogliosi di far parte di questa storia. Vincere non è facile, non è mai una cosa scontata e per questo aver vinto due mondiali consecutivi rappresenta un motivo di grande orgoglio".
De Giorgi e Ancelotti: due fenomeni assoluti a confronto, da giocatori e da allenatori
Il paragone, come si diceva regge e alla perfezione, sul fronte sportivo. Ferdinando De Giorgi da giocatore faceva parte della "generazione di fenomeni" con cui ha vinto un campionato europeo e tre campionati mondiali consecutivi. Da quanto è ct ha vinto un altro europeo e due mondiali consecutivi ed è diventato l'unico sportivo al mondo ad aver vinto cinque titoli mondiali di pallavolo.
Carlo Ancelotti? Da calciatore ha vinto tutto ciò che era possibile vincere e da allenatore ha fatto ancor meglio, ripetendosi ovunque e negli anni: "Carlo Magno" è l'unico allenatore ad aver vinto il titolo nei cinque principali campionati europei (Italia, Inghilterra, Francia, Germania e Spagna) e il solo ad oggi ad aver vinto la Champions League per cinque volte.