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Fa il record del mondo e diventa una star, dopo mesi la beffa: “Tutto nullo, prove schiaccianti”

Incredibile storia per l’icona della maratona Camille Herron che aveva gettato il cuore oltre l’ostacolo ottenendo il record mondiale sulle 100 miglia (circa 161 chilometri) a febbraio. Un errore sul percorso vanifica tutto.
A cura di Marco Beltrami
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Ottenere il risultato che ti cambia la carriera e la vita, e poi perderlo all'improvviso a distanza di mesi per un motivo a dir poco curioso. Delusione e frustrazione per l'icona della maratona americana, Camille Herron che aveva gettato il cuore oltre l'ostacolo ottenendo il record mondiale sulle 100 miglia (circa 161 chilometri) a febbraio. Ora invece la doccia fredda con l'annullamento per una vicenda che fa il paio con quella della collega Eilish McColgan.

Camille Herron è un'ultramaratoneta americana classe 1981, prima e unica a vincere tutti e tre i campionati mondiali IAU su strada per 50K, 100K e 24 ore, ha fatto registrare nella sua carriera diversi record. Nota per correre con i capelli sciolti, bevendo birra e mangiando tacos  durante le sue gare, ha ottenuto il suo risultato più importante al Jackpot Ultra Running Festival di Henderson a febbraio, superandosi. Ha corso le 100 miglia in 12 ore, 41 minuti e 11 secondi, chiudendo la sua prova con quasi 30 minuti di vantaggio sul secondo classificato.

Un risultato che le ha permesso di diventare ancor più popolare a livello internazionale, e di girare il mondo raccontando la sua storia. Una star, che ha tenuto seminari e lezioni sul suo stile di vita e le sue abilità. A distanza di mesi però ecco la beffa: il comitato USA Track & Field (USATF) ha deciso di non ufficializzare e quindi registrare il tempo record di Camille, perché il percorso era più corto rispetto al previsto di 716 piedi, ovvero 218 metri.

Incredibile ma vero, con il comitato che ha misurato il percorso sia nel mese di febbraio, che poi nuovamente poche settimane fa. Sconvolta l'atleta, che al Washington Post ha dichiarato: "Ho stabilito un record mondiale in quella gara, e ora ci dicono che non sappiamo se il percorso fosse di 100 miglia o meno. È sconvolgente perché da allora ho fatto gare e questo ha pesato molto su di me e ha influito sulle mie prestazioni".

L'addetto ai lavori che ha effettuato le misurazioni ha rivelato ai microfoni del The Post, chiudendo la questione sull'errore di misurazione del percorso: "A causa della schiacciante documentazione, foto, resoconti di prima mano e copertura video in diretta della gara, questo fatto non è in discussione".

A quasi 42 anni, Herron non sa ora cosa le riserva il futuro anche perché non sarà semplice metabolizzare questa batosta: "Spero di avere un'altra opportunità per il record, ma forse no non sai cosa riserva il futuro. Quindi questo ha un grande impatto su di me e sulla mia carriera. Voglio dire, ho 40 anni, sai. Il mio momento è ora che sono nella migliore forma della mia vita. E, voglio dire, questi momenti possono essere fugaci. Ho messo il mio cuore e la mia anima in quella performance, ed è stato un grosso problema per lo sport e la storia dello sport che deve contare". 

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