“Duplantis inizia a costarci caro, a causa del record niente festa di Capodanno”: lo scherzo di Coe

Ormai è un segreto di Pulcinella il motivo per cui Armand Duplantis batte ripetutamente di un solo centimetro il suo record del mondo nel salto con l'asta, pur avendo nelle sue possibilità altezze ben maggiori: il 25enne svedese, fresco vincitore della medaglia d'oro ai Mondiali di Tokyo, lo fa perché sarebbe un peccato – dal punto di vista del suo conto in banca – buttare via il ricco premio che la Federazione internazionale attribuisce agli atleti che superano un record. Sebastian Coe, presidente della World Athletics, ci scherza su: "A causa di questo nuovo record, dovremo annullare la festa di Capodanno. Sta iniziando a costarci caro!".
Il calcolo di Duplantis: batte il record del mondo dell'asta un centimetro alla volta
Il pluricampione olimpico e mondiale, oltre al premio per l'oro di Tokyo (70mila dollari), si è messo in tasca – per l'ennesima volta in carriera – anche il bonus per il record del mondo (100mila dollari, pari a 85mila euro). Contando che lo ha battuto 14 volte, la somma complessiva è decisamente cospicua, senza contare le cifre ben maggiori che gli arrivano da sponsor e pubblicità.

Sebastian Coe: "Dovremo annullare la festa di Capodanno. Sta iniziando a costarci caro!"
Dopo l'ultimo strepitoso salto di 6 metri e 30 centimetri ai Mondiali in Giappone, Coe la butta sul ridere per spiegare la grandezza di ‘Mondo': "So che gli atleti di questo livello, come Duplantis, non sono spinti dai soldi, ma dall'ambizione personale. Batterà i record finché avrà la voglia fisica e mentale di farlo. Da parte mia, dovrò andare a trovarlo e dirgli che, a causa di questo nuovo record, dovremo annullare la festa di Capodanno. Sta iniziando a costarci caro!".
"Duplantis è una rock star e una persona fantastica per il nostro sport. L'altra sera sono rimasto affascinato. C'è stato un momento di vera festa in quello stadio. Nessuno spettatore ha lasciato il proprio posto per tornare a casa. Forse chi ha assistito ha capito che le vere feste sono negli stadi", aggiunge Coe, che sa bene quanto personaggi come Armand restituiscano all'atletica con gli interessi i soldi che si mettono in tasca.