Caos Vuelta tra cadute, bestemmie e richieste di risarcimento
E' un'edizione che resterà nella storia. In modo negativo: la Vuelta di Spagna 2015 si sta caratterizzando per tutto ciò che non è vero ciclismo tra una serie oramai infinita di cadute, direttori tecnici che minacciano di ritirare le proprie squadre, altri che stanno pensando a denunce e richieste di risarcimento. Nel caos totale, nell'ultima tappa, è arrivata anche in diretta tv mondiale una bestemmia, tutta in italiano. A ‘sganciare' la bomba è stato Chris Froome, già vincitore del Tour de France: il capitano del Team Sky, finito a terra, si è sfogato così davanti alle telecamere.
L'ultimo atto di una corsa a tappe nata sotto pessimi auspici. Se anche Froome perde le staffe, effettivamente qualcosa che non va c'è. Al di là del brutto episodio verbale, non è possibile assistere ogni giorno a cadute che coinvolgono via via quasi tutti i protagonisti. Adesso è toccato all'inglese che è arrivato al traguardo lontanissimo dai migliori e ricolmo di ammaccature.
Ma Froome è in ottima compagnia sulle cadute. Nell'ultima tappa un altro corridore è caduto a causa dell'inadempienza di un motociclista. Come era accaduto a Sagan, costretto al ritiro proprio per una scivolata provocata da una moto, adesso è toccato al portoghese Paulinho del Tinkoff Saxo che ha mandato su tutte le furie il patron del team, Oleg Tinkov. Il numero uno ha tuonato su twitter ha minacciato di ritirare la squadra dalla corsa spagnola: "Sto considerando di ritirare il team dalla Vuelta. Boicottiamo l'Aso. Non solo non ci pagano, ma ci feriscono i corridori".
E per Sagan, Tinkov ha pronto anche il risarcimento da chiedere direttamente agli organizzatori della Vuelta: "l'incidente ha causato un brutto infortunio al corridore e ha danneggiato il Team che puntava principalmente su di lui per i successi alla Vuelta". Loro sono gli ultimi corridori finiti per terra. In precedenza era toccato a Kris Boeckmans, lasciato addirittura per qualche ora in coma indotto dopo aver riportato diverse fratture facciali, poi a Tejaj Van Garderen che si è rotto una spalla, così Nacer Bouhanni e Daniel Martin.