Atroce beffa per Lorenzo Simonelli: fuori dalla finale dei 110 ostacoli per soli 3 millesimi!

Lorenzo Simonelli ci ha sperato, ha spinto e provato a crederci con una seconda batteria di semifinale che lo ha visto quarto a 13:22. Un tempo che non gli ha garantito l'accesso in finale dei 110 metri a ostacoli per soli 3 millesimi. Una beffa bruciante per il velocista azzurro che così si è giocato la possibilità mondiale a Tokyo, mentre in finale si sono qualificati altri due atleti, con il crono ben più alto rispetto all'azzurro.
La semifinale di Simonelli: il crono si ferma a 13″22, solamente quarto
Tutte le attese azzurre erano dedicate alla seconda batteria delle tre in programma nella serata giapponese con la batteria dove c'era l'azzurro, Lorenzo Simonelli che ha provato a infilarsi tra gli otto che si giocheranno il podio e le medaglie. Una prestazione positiva, conclusa in crescendo e con un fotofinish che ha lasciato tutti col fiato sospeso per la mancanza del riscontro cronometrico, data dai tempi praticamente identici sul traguardo. Alla fine, Simonelli si è preso un 13:22 che ha fatto sperare, dopo essere stato fino agli 80 metri in seconda posizione. Il tempo però è risuonato come atroce beffa a conclusione della terza batteria dove è arrivato il verdetto più duro: Lorenzo Simonelli solo 3 millesimi è rimasto fuori dalla finale dove sono stati ripescati Tharp e Kwaou-Mathey.
La beffa nella beffa: qualificati in due coi tempi più alti di Simonelli
L'amarezza è stata ulteriore perché la batteria di semifinale di Simonelli è stata ben più veloce della prima, dove alla finale si sono qualificati atleti con il parziale ben più alto dell'italiano che faceva parte del lotto dei tre atleti con lo stesso crono. Ma nella prima batteria ha prevalso il giamaicano Orlando Bennett con il non irresistibile tempo di 13.27 con 0,8 m/s di vento contrario, precedendo lo spagnolo Enrique Llopis che ha chiuso con un mediocre 13.29. Entrambi si sono dunque qualificati alla finale con un tempo più alto di quello di Simonelli ma di diritto, avendo preso le prime due posizioni utili.