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Paralimpiadi

Achenza bronzo nel triathlon alle Paralimpiadi: “Grazie ad Alex Zanardi, ho usato le sue ruote”

La quinta giornata delle Paralimpiadi si apre con un’altra medaglia per l’Italia, la diciannovesima. A conquistarla Giovanni Achenza nella prova di triathlon, categoria ptwc. Gioia incontenibile per il 50enne sardo, che poco meno di 20 anni fa ha perso l’uso delle gambe dopo un incidente sul lavoro.
A cura di Marco Beltrami
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Ancora una medaglia per l'Italia alle Paralimpiadi. A portarla a casa Giovanni Achenza che ha conquistato il bronzo nel triathlon, categoria ptwc. Prova di forza del 50enne sardo nella disciplina che prevede nuoto, ciclismo e corsa. L'azzurro ha ottenuto così la diciannovesima medaglia per la delegazione azzurra ai Giochi di Tokyo, la terza proveniente dal triathlon dopo quelle di Anna Barbaro e Veronica Yoko Plebani in altre due classi. Achenza ha voluto anche dedicare un pensiero ad Alex Zanardi, che sta recuperando dai postumi del grave incidente in handbike.

Giovanni Achenza ha dunque chiuso al terzo posto la prova di triathlon ptwc piazzandosi alle spalle dell'olandese Jetze Plat, che ha bissato il trionfo di cinque anni fa, e dell'austriaco Florian Brungraber. Nono posto invece per l'altro italiano Alberto Buccoliero al debutto paralimpico. Achenza, che a 32anni a causa di un grave incidente sul lavoro ha rimediato una lesione midollare, ha gettato il cuore oltre l'ostacolo, con una gara in crescendo che gli ha permesso di regalare un'altra gioia ad un'Italia finora protagonista alle Paralimpiadi di Tokyo.

Il classe 1971 nel post-gara ha commentato così la sua prova ai microfoni di Rai Sport, raccontando le emozioni e le difficoltà che ha dovuto superare oggi nelle tre discipline: "È stata una gara bellissima. Sin dalla prima frazione mi sentivo pronto. Ho disputato un ottimo nuoto, un buon cambio e sono partito per la frazione di ciclismo. Anche in questa fase mi sentivo decisamente bene: sono stato in testa diversi chilometri; Plat è rientrato piuttosto tardi rispetto al solito e proprio questo aspetto mi ha fatto pensare che potesse essere davvero la giornata giusta".

Fondamentale l'incitamento ricevuto durante la gara da tutto lo staff azzurro: "All'ingresso in T2 ho notato che Brungraber era lontano: ammetto che in quel frangente ho sognato l'argento. A metà nella terza frazione mi si è bagnato un guantino: non avevo il giusto grip per la spinta e ho perso il ritmo, ma all'ultimo giro, anche grazie al supporto e al tifo caloroso di tutto lo staff azzurro, mi sono ripreso, volando sin sul traguardo per cogliere una stupenda medaglia di bronzo".

E non poteva mancare un pensiero per Alex Zanardi, che lo ha aiutato anche a distanza. L'icona dello sport azzurro alle prese con il recupero dopo l'incidente in handbike è stato fondamentale per Achenza: "Un grazie, poi, ad Alex Zanardi, perchè oggi ho corso con le sue ruote e questo mi ha dato una grande spinta per arrivare al podio”.

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