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Abdalelah Haroun è morto a 24 anni in un incidente stradale: atletica leggera sotto shock

Una tragedia sconvolge il mondo dell’atletica leggera: è morto a soli 24 anni in un incidente stradale Abdalelah Haroun, vincitore della medaglia d’argento ai Mondiali di Londra del 2017. Un fenomeno di precocità, che pareva destinato a scrivere pagine memorabili della specialità: poi il declino ancora giovanissimo e la tragica fine.
A cura di Paolo Fiorenza
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L'atletica leggera è sotto shock: Abdalelah Haroun è morto a soli 24 anni in un incidente stradale. Si tratta di un nome di primo piano, che nel 2017 ha vinto la medaglia di bronzo nei 400 metri ai Mondiali di Londra. L'annuncio è stato dato dalla squadra olimpica del Qatar, che ha postato una foto in bianco e nero dello sfortunato ragazzo.

Il quattrocentista era nato in Sudan nel 1997, ma poi era stato reclutato dal Qatar, esplodendo sulla scena internazionale nel 2015 quando aveva fatto segnare il record indoor asiatico con 45.39. Un autentico ‘enfant prodige', un fenomeno che nello stesso anno aveva corso i 400 in in 44.27. Poi campione del mondo Under 20 e argento mondiale indoor nel 2016, prima dello splendido bronzo a Londra in 44.48, dietro al sudafricano Wayde van Niekerk e il bahamense Steven Gardiner.

Un predestinato, uno che aveva corso in 49 secondi la sua prima gara nei 400 metri all'età di 16 anni. Eppure, tanto precoce è stata la sua stella, quanto rapido il suo offuscarsi: negli ultimi anni Haroun non aveva ottenuto risultati all'altezza degli inizi della sua carriera. Il 2018 – quando aveva appena 21 anni – è stato di fatto il suo ultimo anno ad alto livello: il qatariota quell'anno ha messo in bacheca due medaglie d'oro ai Campionati Asiatici indoor di Teheran ed altrettante ai Giochi Asiatici a Giacarta, trionfando in entrambe le circostanze sia nei 400 metri che nella staffetta 4X400.

Nello stesso anno – nelle sue 10 finali all'aperto sui 400 metri – ha registrato nove tempi inferiori ai 45 secondi, incluso un record nazionale con lo strepitoso tempo di 44.07 quando ha vinto la Diamond League a Londra. Da lì, come detto, i risultati sono andati a picco: nei Mondiali 2019 disputati a casa sua – a Doha, in Qatar – è finito addirittura 37simo, col tempo di 47.76 in batteria.

È stata l'unica gara di quell'anno, oltre ad un 800 metri in 1.48.59. Il segnale che qualcosa si era rotto, come poi si è avuto conferma nel 2020, quando ha corso un solo 400 col tempo di 47.22, mentre quest'anno ancora non aveva partecipato ad alcuna corsa. Tutti lo ricorderanno per la meravigliosa volata a Londra in quel maggio di 3 anni fa: entrò ultimo nel rettilineo finale, rimontò fino al podio.

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