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Inter a Oaktree, cosa succede se Zhang oggi non trova i soldi per ripagare il debito da 375 milioni

Conto alla rovescia per il possibile cambio di proprietà in casa Inter. Oaktree pronto a rilevare le quote di Suning in caso di mancata restituzione del prestito. Ecco cosa potrebbe succedere oggi.
A cura di Marco Beltrami
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Ancora poche ore e poi l'Inter potrebbe andare incontro al tanto discusso passaggio di proprietà, finendo nelle mani di Oaktree. È sempre più difficile la possibilità che l'attuale presidente Zhang possa restituire il prestito di oltre 375 milioni al fondo americano che dunque tra oggi e domani potrebbe mettere le mani sulla squadra campione d'Italia e reduce dalla festa Scudetto. Cosa succederà nello specifico, e nell'immediato se si concretizzerà questo scenario?

Cosa succede oggi all'Inter, ultime ore per Zhang prima del passaggio a Oaktree

Siamo di fatto all'ultima curva per Zhang che per mantenere la proprietà dell'Inter dovrà piazzare il colpo a sorpresa entro le 17 di oggi. La lettera del numero uno nerazzurro nei giorni scorsi non fa presagire niente di buono e sembra davvero difficile che possa restituire al fondo Oaktree oltre 375 milioni, ovvero il prestito di 275 milioni garantito nel maggio 2021 e "gonfiato" da interessi annui. Anche perché già in patria, l'imprenditore cinese deve fare i conti con una situazione particolare (deve circa 300 milioni di euro di un prestito mai saldato a China Construction Bank Asia)

Altrettanto molto complicato che l'attuale proprietario riesca ad allungare la scadenza del debito, visto che nell'ultima lettera di Zhang, sembra chiaro che il clima tra le parti non è migliori.

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Oaktree nuovo proprietario dell'Inter, cosa cambia per l'Inter

Tutto al momento fa pensare ad un cambio di proprietà dunque a meno di colpi di scena dell'ultimo ora. Se Zhang dovesse confermare di non avere i soldi per saldare il prestito, l'Inter sarà nelle mani di Oaktree che potrà escutere le quote delle holding lussemburghesi attraverso cui Suning controlla l’Inter oltre quelle di LionRock, di fatto dunque l'Inter stessa visto che la società statunitense di gestione patrimoniale specializzata in strategie di investimento alternative, controllerebbe il 99% del club. Resterebbe fuori solo la quota dei piccoli azionisti, che verrebbe quasi azzerata.

Se così dovesse essere, per ora a cambiare sarebbe solo il vertice del club che non rischierebbe tra l'altro alcun provvedimento sportivo. Infatti l'iscrizione al prossimo campionato o la prospettiva di un "fallimento" sono da scongiurare visto che il debito riguardava solo il suo presidente e non all'Inter in sè. Nei fatti poi la volontà di Oaktree non è quella di smantellare la nuova proprietà, ma anzi far sì che il suo valore resti quantomeno inalterato per poterla poi rivendere.

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La nuova Inter di Oaktree e il mercato

Al momento dopo il possibile cambio di proprietà è anche da scongiurare l'ipotesi di una rivoluzione nei quadri dirigenziali: Marotta, Ausilio e gli altri vertici sportivi della squadra dovrebbero restare ben saldi ai propri posti, per continuare il proprio lavoro.  Si continuerà sulla linea dunque del taglio dei costi e dell'aumento dei ricavi, senza rivoluzioni. D'altronde l'Inter ha già dimostrato di pensare al futuro, piazzando i primi due colpi di mercato per la prossima stagione con Taremi e Zielinski.

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