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Tiziana Panella torna a Tagadà: “Ero accanto al compagno della mia vita in una battaglia difficilissima”

La giornalista è tornata alla conduzione di Tagadà su La7 dopo alcuni giorni di assenza. Tiziana Panella ha spiegato i delicati motivi per i quali nei giorni scorsi non si è presentata in studio.
A cura di Daniela Seclì
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Tiziana Panella, dopo alcuni giorni di assenza, è tornata alla conduzione della trasmissione Tagadà in onda su La7. La giornalista ha spiegato al suo pubblico i motivi che le hanno impedito di essere in studio: "Ero al fianco del mio compagno di vita mentre combatteva una battaglia difficilissima". Poi, il ringraziamento alla sanità veneta: "È un'eccellenza".

Perché Tiziana Panella è stata assente a Tagadà su La7

Tiziana Panella ha lasciato per alcuni giorni la conduzione del programma di La7 Tagadà. La giornalista è tornata in onda lunedì 15 gennaio. Agli spettatori ha comunicato i delicati motivi della sua assenza:

Sono stati giorni in cui ero occupata in un altro luogo. Occupata in una battaglia difficile, difficilissima al fianco del compagno della mia vita. È una strada lunga, molto faticosa, che però i giganti come lui non temono, non si lasciano spaventare.

La giornalista ringrazia la sanità veneta: "Un'eccellenza"

La giornalista, poi, ha elogiato la sanità veneta e tutti i professionisti che si sono presi cura del suo compagno: "Ho pensato molto in questi giorni al lavoro che facciamo. Raccontiamo il Paese tutti i giorni, raccontiamo le disavventure, i guai, le cose che non funzionano. Ecco, poi ci sono delle cose che funzionano". E ha continuato:

Ci sono delle eccellenze, la sanità veneta è un'eccellenza. Voglio ringraziare il reparto di cardiochirurgia dell'ospedale di Treviso, dal primario, ai chirurghi straordinari, gli infermieri, i medici tutti, la fisioterapista, questo angelo con i capelli rossi, che è un sergente maggiore, che si sposta dal reparto alla terapia intensiva. Poi, voglio parlarvi della terapia intensiva. Dentro ci sono persone straordinarie che con senso del dovere, rigore, dedizione assoluta, ma anche un grande senso di umanità, ti permettono di non sprofondare.

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