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Monteleone de Le Iene si scusa con Nuzzi e Quarto Grado: “Posizioni diverse, ma nessuna guerra”

Antonino Monteleone si scusa con Nuzzi dopo averlo attaccato per la linea seguita sul caso della strage di Erba: “I disaccordi sulle vicende raccontate hanno modificato i rapporti di stima e cordialità”.
A cura di Andrea Parrella
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Da giorni si vocifera di presunte tensioni  dentro Mediaset per le divergenze di linea tra due dei programmi più noti e seguiti, rispettivamente Le Iene e Quarto Grado. Il tema è la strage di Erba, con le due trasmissioni che, da tempo ormai, perorano due cause completamente opposte e incompatibili tra loro: per Quarto Grado, Olindo e Rosa sono colpevoli; per Le Iene, sono innocenti.

Se nei giorni scorsi era stato l'inviato de Le Iene Antonino Monteleone ad aizzare il fuoco dileggiando pubblicamente il lavoro di Nuzzi e della sua redazione ("Non studiano. Il conduttore de La Corrida me lo ricordavo diverso", aveva scritto sui social), ora è proprio lui a fare un passo indietro e spiegare la situazione. "La divergenza di posizioni non è una guerra”, scrive Monteleone sui social. “Le posizioni delle due trasmissioni sulla strage sono assai distanti. Lo sanno tutti. È così da almeno cinque anni. Ci siamo sempre punzecchiati, per carità, ma mai i disaccordi sulle vicende raccontate hanno modificato i rapporti di stima e cordialità che mi legano a Gianluigi Nuzzi. Né hanno mai inteso offendere la professionalità dei colleghi che conosco e stimo. Nei giorni scorsi però il calore del mio dissenso ha superato il limite e ho scritto di getto delle cose antipatiche. L’ho fatto da telespettatore indispettito dall’aver sentito dire cose che ritengo inesatte, ma l’ho fatto nella forma più adatta alla curva di uno stadio. Lo racconto perché al telefono con Gianluigi ci siamo fatti anche una risata rileggendole”.

L'inviato de Le Iene ha quindi fatto ammenda per le sue parole ironiche e pesanti: "Mi sono reso conto che l’effetto delle mie parole ha travalicato enormemente le mie intenzioni e questo mi dispiace. Ho rivolto, l’altro ieri privatamente – e qui voglio ribadire pubblicamente – a Gianluigi le mie scuse che mi auguro vorrà estendere alla sua squadra. Ognuno di noi continuerà a sostenere con fermezza le proprie posizioni. E continueremo a metterci in discussione a vicenda, lo faremo nel merito delle questioni che ci stanno a cuore. Abbiamo la fortuna di lavorare in un’azienda che assicura – anche al suo interno – la libertà di uno scambio dialettico più che vivace. Quindi stasera guarderò Quarto Grado come ogni venerdì. E prenderò appunti”.

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