Milly Carlucci e i vent’anni di Ballando: “Fabrizio Frizzi diede fiducia a me e allo show portando il suo pubblico”

Ospite della puntata di Domenica In del 4 maggio, Milly Carlucci ha ricordato insieme a Mara Venier i vent'anni di Ballando con le stelle. Le due conduttrici ripercorrono i successi della trasmissione, una delle più longeve della tv, parlando anche degli inizi della sua carriera.
Sognando Ballando con le stelle
Il 9 maggio in prima serata su Rai1 arriva Sognando Ballando con le stelle, per celebrare due decenni di uno show che ha cambiato la tv e ha permesso a molti personaggi noti di mettersi in gioco. È così che lo racconta la conduttrice:
Sono vent'anni che è una cosa clamorosa, chi poteva immaginare di arrivare a 20 anni di un programma con un tema così preciso: si balla. grazie al pubblico a casa ci siamo arrivati. Li celebreremo grazie a tanti amici che ci verranno a trovare, perché racconteremo vent'anni di storia. In queste puntate arrivano dieci nuovi maestri che metteremo in coppia con dieci maestri già noti di ballando ci sarà una gara tra di loro perché chi vince entra nel cast dell'anno prossimo. Mi fa morire che la gente arriva e mi dice "io facevo le elementari", adesso c'è una nuova generazione di ragazzini che adesso non sono costretti dalle nonne, ma sono loro che lo vogliono vedere.
Gli inizi in tv con Renzo Arbore e i dubbi del padre sul lavoro in tv
Carlucci ricorda gli inizi della sua carriera: "Ho cominciato con Renzo Arbore nel 77, sono tanti anni", eppure il mondo della tv è arrivato per caso nella sua vita, come dichiara facendo un racconto a ritroso fino al momento del primo provino:
Non pensavo di fare questo lavoro, allenavo una piccola squadra di pattinaggio e mi chiedono di fare una intervista per una piccola tv locale. Un pomeriggio mi dicono che c'era Renzo Arbore in regia, la gente non immagina che lui era il mito della Rai di quegli anni, perché non c'era niente. Ed era lui e mi ha chiesto di fare un provino e andai a fare un provino con Mauro Porcelli.
La conduttrice sottolinea l'importanza del lavoro fatto con Renzo Arbore a L'altra domenica, che le ha insegnato anche quanta preparazione c'è anche dietro l'improvvisazione: "In un'epoca in cui alle donne era permesso fare in televisione la valletta, non si parlava, Renzo ci ha fatto parlare, pensare, perché i servizi erano proposti da noi". Inaspettatamente arriva la chiamata di Arbore a Mara Venier per ringraziare Milly Carlucci per le sue parole: "Non esisterei sul palcoscenico senza di te, ti devo una grande festa in tuo onore". All'inizio della sua carriera, però, Carlucci non aveva il pieno supporto di suo padre che, però, c'è stato un momento in cui ha capito che il lavoro di sua figlia poteva avere una valenza diversa da quella che pensava:
Devo dire che lui si è convinto quando c'era una base di serietà in quello che facevo, quando il presidente della Repubblica mi fece cavaliere, lì fu orgoglioso e colpito di questa cosa. Facevo tutto di nascosto, anche quando ho dovuto studiare negli Stati Uniti, mio padre non era il massimo della felicità perché per lui facevo una vita scombinata, si chiedeva cosa sarebbe successo.
Fabrizio Frizzi tra i primi concorrenti di Ballando
Tornando al successo di Ballando con le stelle, Milly Carlucci ricorda come il programma sia nato come un esperimento in quattro puntate e il primo anno a sostenerlo ci fosse un grande nome della tv, ovvero Fabrizio Frizzi che nel 2005 fu tra i primissimi concorrenti:
Fabrizio era già un conduttore molto noto in televisione, mi ha dato la fiducia di venire a fare il programma, si è divertito come un pazzo, si vedevano nel suo piccolo dei miglioramenti, ha avvicinato tanto pubblico al programma.
I due avevano presentato insieme Scommettiamo che e infatti rivedendo alcuni filmati, Carlucci spende alcune parole per un compagno di palcoscenico: "Negli anni il ricordo è diventato molto sorridente, gioioso, lui è una persona che portava negli studi, con tutti, questa sua umanità deliziosa, lui è per me ancora qui con noi, con quella gioia di vivere".

Le storie raccontate a Ballando con le stelle
Ma il successo di Ballando si è confermato nel tempo, anche grazie alla capacità di scegliere storie intense da raccontare, come quella di Giusy Versace, che ha anche vinto il primo premio: "Dopo di lei abbiamo aperto un filone, con atleti paralimpici, che ci hanno raccontato una realtà diversa". Il ballo, come è la stessa Carlucci a raccontare, è diventato per molti un modo di aprirsi e confrontarsi:
Abbiamo guardato la società di quel momento, noi rispecchiamo come tv quello che succede nel mondo, abbiamo preso dei personaggi che avevano una storia un po' particolare, per guardarli da vicino. se ti metti in un contesto in cui si fa altro, si balla e scopri che la persona verso cui hai diffidenza, la vedi vivere e scopri che sono persone. Il ballo è una cosa molto intima e vera, se sei una persona costruita si vede, qualcosa che ti impedisce di tirar fuori quello che c'è in te, l'ho notato nelle persone che vogliono sciogliere dei nodi, ne sentono la necessità, decidono di volerlo fare.