Mafia Connection, sul NOVE il racconto delle nuove mafie: dai narcos albanesi a Messina Denaro
Dal 24 settembre arriva sul NOVE “Mafia Connection”, serie di quattro documentari dedicati alle mafie che non conosciamo. Una definizione utile a caratterizzare così i filoni di racconto trattati dal giornalista Nello Trocchia, che attraverso queste quattro docu-inchieste, in onda dal 24 settembre alle 21.25, guida lo spettatore dalla Campania alla Sicilia, passando per Puglia e spingendosi fino all'Albania per ricostruire le nuove gerarchie delle organizzazioni criminali.
Il viaggio di Mafia Connection
Si tratta di un lavoro che, per caratteristiche e intenti, vuole quasi porsi in un rapporto di continuità con i due documentari realizzati da Trocchia sui Casamonica e realizzati sempre per Nove nelle scorse stagioni televisive. Il racconto si concentra proprio su quelle organizzazioni criminali con meno risonanza, a cui l'opinione pubblica è meno alfabetizzata, la cui azione tiene sostanzialmente in scacco parte del Paese e non solo, spingendosi anche oltre confine.
Dai narcos albanesi a Matteo Messina Denaro
La prima puntata della serie ideata da Carmen Vogani e prodotta da Giulia Cerulli parte dal fenomeno dei narcos albanesi, broker spietati votati ai soldi e al sangue, della cui ascesa il documentario traccia la traiettoria, dall'ingresso nel mercato della marijuana e della cocaina in Europa, fino allo "sbarco" in Sud America, vera stella polare del narcotraffico, che ha portato l'organizzazione ad entrare in diretta concorrenza con la ‘Ndrangheta calabrese. Il viaggio di Trocchia attraverso le nuove organizzazioni criminali si sposta quindi in Campania, con il caso della famiglia Moccia, ricchi imprenditori e potenti camorristi, per poi attraversare la galassia di clan che nella provincia di Foggia agisce con la strategia del terrore, fino al padrino di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, che negli ultimi trent'anni si è fatto emblema del concetto di latitanza.