
“Voglio la favola” diceva Julia Roberts a Richard Gere in Pretty Woman. Del resto, chi non la vorrebbe. Lo sanno bene gli autori e le autrici di Temptation Island che nel primo dei tre appuntamenti che chiuderanno questa stagione hanno scelto di regalare al pubblico un finale da film con Valerio e Sarah.
La puntata era iniziata con la conclusione del percorso di Antonio e Valentina. Tra lanci di sedie, corse a perdifiato lungo la spiaggia e l’indimenticabile sfuriata per la proposta del tentatore a Valentina di portarla a vedere il Napoli in tribuna Posillipo, Antonio ha dato al pubblico quello che il pubblico desidera: il trash.
Ma quello che il pubblico forse non sa di volere è qualcos’altro, ovvero la favola di Vivian di cui sopra. Se il pubblico a casa non lo sa gli autori e le autrici invece sì: va bene il trash, va bene la gelosia, ma chi non vuole un bel “e vissero per sempre felici e contenti”?.
C’è chi da casa non può fare a meno di sottolineare che è tutto finto, che non è possibile che i concorrenti non siano a conoscenza dei meccanismi del programma, che Valentina non poteva non accorgersi della gigantesca scritta Me vuò spusà? alla sua sinistra e così via. Ma ce ne importa davvero qualcosa? Dopo quattordici edizioni siamo ancora qui a scomodare la sospensione dell’incredulità? Vogliamo la favola, mica l’analisi del testo.
E siccome gli autori e le autrici sanno fare il loro mestiere, quest’anno ci hanno servito sul piatto d’argento una “ship” che ci sfamerà per tutta la prossima stagione televisiva. Sarah e Valerio sono la coppia simbolo di Roma Nord: lui laziale dal cuore d’oro, lei una giovane donna irrequieta alla continua ricerca di se stessa. Un’eroina da romanzo insomma, divisa tra un’indomabile voglia di libertà e il desiderio di essere amata. Sarah e Valerio arrivano al programma già ai ferri corti, ma il loro viaggio nei sentimenti inizia pure col piede sbagliato dopo la confessione di qualche innocente caffè di Sarah con alcuni spasimanti, un po’ come aveva fatto Ilary Blasi. Del resto si impara sempre dai migliori. Valerio prima s’arrabbia e dà calci al mobilio come da consuetudine, poi s’invaghisce della tentatrice Ary (Arianna Mercuri), anche lei della Lazio. Un amore scritto nelle stelle e benedetto da Claudio Lotito.
Ed è quando scatta il bacio tra lui e la single Ary che Valerio capisce di dover parlare con Sarah, ma quello che doveva essere il falò della resa dei conti, diventa il momento in cui i due aprono il loro cuore l’un l’altra e mettono loro stessi davanti all’impossibilità di amarsi come vorrebbero. Valerio si commuove, Sarah lo stringe tra le braccia e gli dice “ti voglio bene anche se non mi ami più”. Il pubblico si commuove, sul web impazzisce, la ship è incontenibile.
Le favole, ha ragione il personaggio di Julia Roberts, finiscono sempre con un vissero per sempre felici e contenti. Poi è arrivato il teatro, sono arrivati i romanzi e dopo i romanzi sono arrivati i film. Il pubblico si è abituato alla commistione tra amore e tragedia e s’è affezionato alle storie d’amore impossibili. E allora Sarah non sarà “quella gran culo di Cenerentola” ma l’eroina che ci farà battere il cuore almeno fino alla prossima stagione televisiva, tra story su Instagram e Grandi Fratelli più o meno vip. Del resto, Temptation Island è il grande romanzo popolare da sfogliare sotto l’ombrellone, quello che vorresti non finisse mai. Poco importa se ti eri ripromessa di leggere i russi, anche quest’anno ha vinto la favola.
Mettiamoci nei panni di Filippo Bisciglia e diciamolo chiaramente: il viaggio nei sentimenti di Valerio e Sarah non finirà certo a Temptation Island. Se li rivedremo al Grande Fratello o sul trono di Uomini & Donne è ancora presto per dirlo, ma qualcosa ci dice che la loro storia ha del potenziale per nutrire la nostra sete di ship, loro malgrado.
