Jannik Sinner a sorpresa a Che Tempo Che Fa dopo il trionfo: “Vedo Alcaraz più di sua madre, è vero”

L'apparizione non era in scaletta, eppure Jannik Sinner si è materializzato (seppur in collegamento) negli studi di Che Tempo Che Fa domenica sera, ancora fresco del trionfo alle ATP Finals di Torino. Fabio Fazio lo ha accolto con tutti gli onori del caso, considerato il fatto che il tennista ha chiuso il 2025 in maniera perfetta.
La lezione di Alcaraz: quando il rivale ti fa crescere
Fabio Fazio gli ha chiesto come si fa a crescere ulteriormente, come si fa ad avere margini di miglioramento quando si arriva a un livello come il suo. Sinner ha risposto con quella lucidità che ormai è diventata il suo marchio distintivo. "Sono fortunato per il fatto che ci sia Carlos Alcaraz, perché quando c'è una persona competitiva ti aiuta". Il numero uno al mondo ha proseguito con un'analisi tecnica e sul fatto che ci sono ancora margini di miglioramento sul servizio, discussioni con il team su come affrontare il 2026, consapevolezza che la perfezione non esiste. "In campo non si pensa alla perfezione, si pensa a essere il migliore possibile per la giornata."
"Vedo più lui che mia madre": quando la battuta diventa verità
Fabio Fazio ha fatto notare quella razionalità quasi innaturale per un ventitreenne. "Le tue qualità sono pazzesche", ha commentato. La risposta è arrivata puntuale: merito del team di coach, del lavoro quotidiano, di un sistema costruito per crescere costantemente. Poi Fazio ha citato Alcaraz e la sua dichiarazione delle scorse settimane: visto che ormai fanno sempre finali insieme, lo spagnolo aveva ammesso di vedere più Sinner che sua madre. La battuta ha strappato un sorriso raro al campione altoatesino. "Succede anche a me, è vero."
Ed è così: Sinner e Alcaraz non si stanno solo spartendo i tornei più importanti del circuito, stanno condividendo una stagione intera, sala d'attesa dopo sala d'attesa, conferenza stampa dopo conferenza stampa, finale dopo finale. Una convivenza forzata che ha trasformato la competizione in qualcosa di più complesso: rispetto reciproco, stimolo continuo, e probabilmente anche una forma particolare di amicizia professionale. Sinner ha chiuso l'intervento con i piani immediati: festeggiare la vittoria nella serata torinese, poi staccare per qualche settimana. A gennaio però riparte il circuito, e c'è l'Australian Open da difendere.