Gabriele Corsi, i motivi della rinuncia a Domenica In: “I soldi non c’entrano nulla”

Dopo il passo indietro da Domenica In arrivano le prima spiegazioni sul no di Gabriele Corsi. Il conduttore, che due giorni fa è uscito dal progetto che avrebbe dovuto condurre con Mara Venier, non parla direttamente ma rompe il silenzio attraverso il suo management.
Gabriele Corsi smentisce la versione del basso cachet
Attraverso una nota pubblicata sui social dall'agenzia MN e dal suo presidente Umberto Chiaramonte, si legge prima di tutto la smentita di quanto stava circolando in queste ore, in relazione a indiscrezioni stampa, condivise anche da Mara Venier (in una storia, poi cancellata), secondo cui il rifiuto di Corsi fosse legato a questioni economiche: "Mai come questa volta i soldi non c'entrano nulla".
Le spiegazioni di Corsi al suo no a Domenica In
La nota prosegue spiegando il dietrofront annunciato da una stringata nota Rai nel tardo pomeriggio di martedì 22 luglio: "La verità? Prima dei palinsesti ci è stato presentato un progetto artistico; dopo un mese quel progetto è radicalmente cambiato. Lecito per un'azienda cambiare i propri progetti, lecito per un conduttore decidere se questi sono coerenti con il proprio percorso e compatibili con altri impegni. Resta la volontà di costruire in futuro nuove occasioni di collaborazione". Quindi la chiusura: "La realtà, quasi sempre, è molto più semplice di storie costruite ad arte con congetture e dietrologie".
Gabriele Corsi, attraverso MN, sceglie quindi la linea della chiarezza, nel tentativo evidente di spegnere i clamori. Le sue, tuttavia, sono parole che chiariscono solo in parte quanto accaduto in queste settimane. Dalla nota, ad esempio, non si riesce a capire in che modo l'impegno settimanale di Domenica In, annunciato a giugno alla presentazione dei palinsesti Rai, possa essere cambiato in modo così significativo e drastico da non essere più compatibile con altri impegni. Su questo cercheremo di fornirvi maggiori approfondimenti.
