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Cosa aveva detto Trump di Jimmy Kimmel e perché auspicava la chiusura del suo show

La clamorosa sospensione del noto programma Tv americano sembra solo l’ultimo atto della demonizzazione che Donald Trump ha fatto di Kimmel e volti televisivi a lui ostili. Alcune settimane il presidente degli Stati Uniti lo aveva detto senza mezzi termini: “Lui sarà il prossimo a chiudere e poco dopo se ne andrà anche Fallon”.
A cura di Andrea Parrella
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La notizia della sospensione del late show di Jimmy Kimmel fa discutere, negli Stati Uniti e non solo. La decisione dell'emittente ABC di bloccare il programma a poche ore dall'appuntamento serale di mercoledì, già annunciato dallo stesso conduttore, è sintomo del clima molto pesante oltreoceano in tema di libertà di espressione e della polarizzazione dell'opinione pubblica.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso ed ha portato alla sospensione dello show consiste nelle parole pronunciate lunedì da Kimmel in merito all'omicidio di Charlie Kirk. Intervenendo sulla questione, il comedian e conduttore, ha ricostruito la vicenda parlando del tentativo da parte dell'universo MAGA, che supporto Donald Trump e i repubblicani, di "caratterizzare questo ragazzo che ha ucciso Charlie Kirk come qualcosa di diverso da uno di loro, e facendo tutto il possibile per ottenere punti politici da ciò".

La pressione politica su ABC per far chiudere lo show di Kimmel

Da queste parole pronunciate da Kimmel nella puntata di lunedì, si era sollevato un polverone mediatico e non solo, visto che Brendan Carr, il presidente della Federal Communications Commission (Fcc), l’agenzia governativa degli Stati Uniti che si occupa di telecomunicazioni, ha esplicitamente minacciato sanzioni contro ABC e Walt Disney Company qualora non avessero cancellato lo show di Kimmel, minacciando tra l'altro l'emittente di sospendere la licenza per le trasmissioni.

Le parole di Trump contro Kimmel e Fallon: "Se ne andranno"

Ma il discorso di Kimmel su Charlie Kirk è stato solo il più recente effetto di una demonizzazione dell'universo mediatico di area democratica da parte del presidente americano Donald Trump, che di recente aveva scritto sul suo social Truth: "Gira voce, ed è solo una voce, che Jimmy Kimmel sarà il prossimo ad andare via nella gara dei talk show serali privi di talento". Detto, fatto, sarebbe il caso di dire. In quello stesso messaggio Trump aveva inoltre aggiunto: "e, poco dopo, se ne andrà anche Fallon", riferendosi al conduttore dell'altro celebre late show, che da anni propone parodie dell'attuale numero uno alla Casa Bianca. Non dovesse bastare, poche settimane fa è arrivato anche l'annuncio della chiusura di un altro late, quello di Stephen Colbert trasmesso CBS, che anni fa aveva sostituito David Letterman alla guida dello show. Sebbene la ragione esposta dallo stesso anchorman fosse quella di ascolti insufficienti, è opinione comune che la vera ragione della cancellazione dello show sia legata proprio alle posizioni di Colbert contro il presidente americano.

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