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Video intimi di Stefano De Martino e Caroline Tronelli, dopo le denunce aperta un’indagine

Si allarga la vicenda dei video privati del conduttore e la compagna rubati al sistema di videosorveglianza. Dopo le denunce dei legali di De Martino, si apre un’indagine contro ignoti per accesso abusivo a sistema informatico.
A cura di Andrea Parrella
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Si continua a discutere dei video privati di Stefano De Martino e Caroline Tronelli, trafugati dal sistema di videosorveglianza dell'abitazione della compagna del conduttore. Un tema assai delicato, sul quale la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine contro ignoti in cui si procede per accesso abusivo a sistema informatico.

A seguito delle denunce dei legali di De Martino, scattano quindi le indagini affidate alla Polizia Postale in relazione ai video carpiti illegalmente dal sistema di videosorveglianza della casa di Tronelli, successivamente finiti sul web, in cui compare il conduttore Tv Stefano De Martino in atteggiamenti intimi insieme alla compagna. Il procedimento, al momento contro ignoti, è coordinato dal procuratore aggiunto Sergio Colaiocco.

La denuncia dei legali di De Martino

I video, una volta trafugati, sono finiti in rete alimentando un circuito di condivisione anche sui servizi di messaggistica istantanea (i video riporterebbero anche l'etichetta "inoltrato molte volte"). Da qui è seguita l'azione immediata dei legali di De Martino, Angelo e Sergio Pisani, che hanno presentato denuncia sia alla Polizia di Stato di Porto Cervo che alla Procura di Roma. "Chi gestisce questi dati personali altrui potrebbe incorrere in gravi reati", avvertono i legali, che hanno lanciato un appello pubblico invitando a cancellare immediatamente foto e video privati pubblicati senza consenso. L'obiettivo è impedire che si sviluppi ulteriormente "un mercato illecito e pericoloso" basato sulla violazione della privacy.

La circolazione del video e la leggerezza con cui spesso utilizziamo i nostri telefoni

Si tratta di una tematica delicata e molto complessa, divenuta tema di dibattito negli ultimi giorni e che si insinua nelle dinamiche quotidiane di cittadini che utilizzano servizi di messaggistica come Whatsapp e Telegram. Per questo la vicenda in questione, vista anche la notorietà dei soggetti coinvolti, assume un valore paradigmatico nell'essere profondamente simbolica di un determinato modo di utilizzare i contenuti che circolano sui nostri telefoni e la leggerezza con cui sovente ci si rapporta a determinate questioni. È per questo che De Martino, tramite i suoi legali, ha fatto sapere che qualsiasi forma di risarcimento dalla vicenda sarà destinata in beneficenza, a sostegno di iniziative per bambini e progetti contro il cyberbullismo.

I rischi se si condividono i video intimi di De Martino

D'altronde non è solo una questione etica, ma è la legge a regolare la questione e chi condivide i video in questione potrebbe essere soggetto a pesantissimi effetti. Inoltrare il video di De Martino e Tronelli comporta responsabilità penali concrete, stando a una legge che stabilisce condanne fino a sei anni di carcere oltre a sanzioni pecuniarie che arrivano a 15.000 euro. Quando i contenuti viaggiano attraverso app di messaggistica o piattaforme digitali, le conseguenze diventano ancora più pesanti: reclusione fino a nove anni. La legge non fa distinzione tra chi produce il materiale illecito e chi semplicemente lo riceve e lo rilancia.

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