Valeria Marini e la truffa alla madre Giovanna Orrù: condannato l’uomo che le ha sottratto più di 300mila euro

Una condanna a un anno, con pena sospesa, per truffa aggravata. È l'esito della sentenza di primo grado per Giuseppe Milazzo Andreani, produttore cinematografico che negli scorsi anni ha convinto Gianna Orrù, la madre di Valeria Marini, a trasferirgli una cifra da circa 350mila euro, che non ha mai più rivisto. Il 20 novembre, nel Tribunale monocratico di piazzale Clodio, si è concluso il processo di primo grado nei confronti dell'uomo, dando un primo esito a una vicenda finita su tutti i giornali negli ultimi anni, anche perché ragione della rottura nei rapporti tra Orrù e la figlia, Valeria Marini.
La cifra si aggirerebbe intorno ai 350 mila euro, un bel po' di soldi investiti in bitcoin, che Gianna Orrù, mamma della showgirl Valeria Marini avrebbe consegnato al produttore cinematografico Giuseppe Milazzo Andreani
La condanna fa riferimento a fatti che si sono consumati tra il 2018 e il 2019, quando il 50enne ha convinto la donna a investire il proprio denaro con la promessa che le avrebbe non solo restituito il capitale, ma anche che ne avrebbe ricavato profitti elevati. "Questa persona ha distrutto mia madre, che essendo una donna d’onore si vergognava di essere stata raggirata al punto di rifiutarsi persino di aprirmi la porta di casa", aveva spiegato Marini in tribunale, mostrandosi profondamente turbata.
Gianna Orrù e la truffa da 300mila euro
Valeria Marini in questa vicenda ha anche avuto un ruolo involontario e da qui deriverebbero i problemi nei rapporti con sua madre. La showgirl ha conosciuto il produttore/truffatore perché gli aveva offerto una parte in un cortometraggio che sarebbe dovuto uscire nel 2016. Successivamente la madre lo aveva contattato perché sosteneva che il lavoro "non fosse venuto bene e aveva chiesto alcune modifiche in fase di montaggio". A quel punto l'uomo si è presentato come esperto operatore di trading online e ha convinto la signora Orrù a investire. Quando la donna ha visto che l'ingente somma non restituiva i guadagni sperati, ha chiesto invano la restituzione dei soldi. Era in realtà una truffa, realizzata, secondo gli investigatori, "simulando di essere un investitore autorizzato in contatto con un sedicente amministratore di una società cinese finanche a stipulare contratti di investimento".
I rapporti complicati tra Orrù e la figlia Valeria Marini
La figlia sarebbe rimasta ignara della situazione: "Ho scoperto tutto quando mia madre aveva ormai già investito 200mila euro. All'inizio non sapevo cosa avesse, ma la vedevo sempre giù di morale e ho subito pensato che avesse un problema di salute. Poi mi ha raccontato, ma nutriva la speranza che il suo denaro le fosse restituito soprattutto per una questione d'onore". E Marini in diverse circostanze ha spiegato che questa vicenda abbia influito pesantemente sui rapporti con la madre, evidenza palesata anche in un ormai noto momento televisivo a Domenica In, quando alla sua vista Orrù si era mostrata chiaramente contrariata per la sorpresa architettata da Mara Venier: "Mia madre si vergognava di essere stata raggirata al punto di rifiutarsi persino di aprirmi la porta di casa". Solo a febbraio del 2020 era arrivata la decisione di denunciare il produttore cinematografico alle forze dell’ordine. Da lì, poi le indagini e l’inizio del processo.