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Pier Silvio Berlusconi tra tv e Forza Italia: la fiducia nei sondaggi e il futuro di Mediaset

Pier Silvio Berlusconi nuovo leader di Forza Italia è una voce che torna insistente. Un sondaggio gli restituisce piena fiducia, ma c’è chi sottolinea quanto sua sorella Marina sia contraria per timore del futuro di Mediaset. Tra ipotesi e smentite, cerchiamo di capire perché la notizia sta facendo molto rumore.
A cura di Eleonora D'Amore
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Pier Silvio Berlusconi nuovo leader di Forza Italia è una voce che torna insistente in questa calda estate fatta di bollettini meteo ballerini e tormentoni. Il figlio di Silvio Berlusconi, indicato in prossimità di una posizione lasciata scoperta dal papà, alla presentazione dei palinsesti 2023/2023 era stato chiaro: "Il Governo Meloni sta facendo bene, di me in campo non se ne sente il bisogno".

La motivazione nella smentita della notizia di una sua ipotetica discesa in politica era anche legata al suo impegno con Mediaset, che adesso, se possibile, acquisisce un significato maggiore in termini di cambiamento. La necessità di voltare pagina, di mostrare un lato diverso dell'azienda, arenatasi nello scivoloso infotainment e nella centralità dei reality show, è diventato task impellente.

Pier Silvio Berlusconi sarebbe così concentrato sul rilancio dell'azienda di famiglia, eppure un servizio del Tg5 a sostegno di un sondaggio che lo vorrebbe a capo del partito ha riacceso il chiacchiericcio. Di recente, una nota stampa finita nel telegiornale delle 20.00, che rimarcava l'ondata di consenso che ha travolto positivamente l'Ad Mediaset dopo la comunicazione della riabilitazione dal trash e dalla morbosità di una certo tipo di informazione.

Poche ore fa l’istituto di ricerca Winpoll ha sondato il tasso di conoscenza e fiducia di Pier Silvio Berlusconi. Dai risultati è emerso che le novità nei palinsesti Mediaset, annunciate da Pier Silvio a inizio luglio, hanno fatto leva sugli spettatori. Il 71% degli intervistati ha infatti dichiarato di essere a conoscenza dei cambiamenti in arrivo a settembre sulle reti Mediaset e il 61% afferma di condividerli. Li giudica positivamente anche il 41% degli elettori del Pd e il 45% degli elettori del Movimento 5 Stelle.

Non solo, ampio spazio anche alla fiducia che gli italiani riporrebbero in una sua eventuale discesa in politica.

Da segnalare, la fiducia dal punto di vista politico. Il sondaggio mostra un aspetto inatteso: per quanto Pier Silvio abbia detto a chiare lettere e senza ombra di dubbio di non essere interessato alla carriera politica il 94% del campione dichiara di conoscere Pier Silvio Berlusconi e il 46% di avere fiducia in lui. Un dato che sale al 68% tra gli elettori di Forza Italia che ritengono che sarebbe un fatto positivo se fosse lui l'erede politico del fondatore del partito azzurro.

A questo si è aggiunto un retroscena pubblicato dal Corriere, nel quale il quotidiano, rispetto alle intenzioni, ha rilanciato nella direzione opposta: "Pier Silvio è, a detta di tutti, davvero tentato. Affascinato, sembra, sia dalla politica in sé, sia dal ruolo di primo piano che in effetti entrare in questo mondo, anche solo a livello di ipotesi, dà. Popolarità, interesse, riconoscimento, possibilità di mostrare una leadership che non sempre gli è stata attribuita, nel suo atteggiamento molto più defilato rispetto alla sorella. Il nome di Berlusconi impersonato da un suo erede sarebbe, sono tutti convinti, un enorme richiamo per gli elettori. E lui stesso lo sa".

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Sorella Marina che si starebbe opponendo a questa possibilità per timore del "rischio che avrebbe per Fininvest, e per tutte le controllate, una discesa in campo. Intanto perché sono parecchie le operazioni che le società hanno in mente di attuare che sarebbero pressoché bloccate da un impegno politico di tale portata. Poi perché, in ogni caso, se si candidasse o assumesse ruoli strategici, Pier Silvio dovrebbe lasciare i suoi ruoli nelle aziende per non cadere in conflitto di interessi, e si sa quanto dopo la morte del Cavaliere gli equilibri ereditari siano delicati, suddivisi tra i 5 figli".

Intanto, però, Sallusti su Libero si è apprestato a sedare l'impeto nella scrittura di questi scenari, gettando acqua sul fuoco: "Possiamo dire con certezza che non c’è all’orizzonte nessuna improvvisazione di Pier Silvio Berlusconi che riguardi una sua discesa in politica né a breve né a medio termine. Non perché sia sconsigliabile o pericoloso per lui o per le aziende, non per calcolo. Ma perché un leader sa in ogni momento che cosa sia giusto fare o non fare, con quel “senso del rispetto” che è nel Dna della famiglia Berlusconi".

Ciò che è certo al momento è che la virata verso una nuova identità di Mediaset con l'annuncio di alcuni provvedimenti sui palinsesti e, in particolare, sulla natura di programmi come Pomeriggio 5 e il Grande Fratello Vip, hanno generato un ritorno indiscutibilmente positivo per la figura professionale di Pier Silvio Berlusconi, al timone in solitaria per la prima volta e, per questo, bisognoso di nuove coordinate per muoversi nel mare aperto di una stagione televisiva che si preannuncia essere molto competitiva. Non solo lato Rai, suo diretto competitor, ma anche per le ‘nuove generaliste' come Discovery.

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Casertana di origine, napoletana di adozione. Laureata in Lingue e Letterature Straniere all'Università L'Orientale di Napoli, lavora a Fanpage.it dal 2010, anno in cui il giornale è nato. Caposervizio dell'area spettacolo.
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