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Morte Claudia Cardinale, il ricordo commosso della nipote Luce: “Mi ha lasciato il dono dell’ironia”

Luce Cardinale ha ricordato la zia Claudia, la nota attrice scomparsa lo scorso 23 settembre all’età di 87 anni. “Il dono più prezioso che mi ha lasciato è l’ironia”, ha detto commuovendosi. Tra loro uno stretto rapporto.
A cura di Elisabetta Murina
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Tra coloro che hanno voluto ricordare Claudia Cardinale, morta il 23 settembre all'età di 87 anni, anche la nipote Luce. La ragazza ha 34 anni ed è la figlia di Adriano, fratello della nota attrice, che negli anni ha ispirato nomi come Federico Fellini e Luchino Visconti. Tra loro uno stretto rapporto, che le ha portate a essere anche ‘coinquiline' per due anni a Parigi, quando ancora Luce studiava recitazione.

Luce Cardinale ricorda la zia Claudia

"Il dono più prezioso che mi ha lasciato è l'ironia, quella leggerezza di vedere il mondo e le persone con occhi pieni di meraviglia", ha ricordato Luce Cardinale in collegamento con La Volta Buona, nella puntata del 24 settembre. La nipote della nota attrice si è commossa parlando della zia e ha voluto raccontare un momento vissuto insieme: "Una volta c'era una grande manifestazione a Parigi e non sapevamo come tornare, non c'erano taxi, abbiamo preso un risciò e riso tanto". E ha anche aggiunto: "Le nostre origini sono arabe, c'è tante spontaneità. Tante volte abbiamo ballato insieme, il suo spirito faceva la differenza". 

Claudia Cardinale e il rapporto con la nipote Luce

Luce Cardinale è nata a Roma, ha 34 anni ed è la figlia di Adriano, fratello della nota attrice e cameraman di professione. Zia e nipote avevano uno stretto rapporto e per un periodo hanno vissuto anche insieme a Parigi, come ha raccontato in un'intervista al Corriere della Sera: "Ho vissuto nella sua casa quando studiavo ancora recitazione, dopo il Centro Sperimentale di Cinematografia. Non mi ha mai detto: ti dico come si fa l’attrice. Lei è per vivi e lascia vivere, non è terrena, è una creatura astratta con una forte spiritualità. Ci somigliamo. Ed è protettiva". Luce vive il suo cognome non come un peso ma come un "dono": "Se mi vedono come la nipote di… succede sempre, è come se fossi invisibile, eppure lo considero è un regalo". 

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