Morta Martine Brochard, iconica attrice francese amata dal cinema italiano

È morta all'età di 81 anni Martine Brochard, iconica attrice francese diventata famosa anche in Italia per i numerosi film di cui è stata protagonista. Si è spenta nella sua casa di Morlupo, nei pressi di Roma, nella quale viveva da anni, da quando aveva deciso di ritirarsi dalle scene dopo una carriera ricca di partecipazioni cinematografiche, sia nel suo paese d'origine che, per l'appunto, nel cinema italiano.
La carriera iniziata in Francia e il successo italiano
Era nata a Parigi, nel 1944 e il suo debutto fu dei più fortunati, dal momento che appena 24enne ebbe una parte nel film Baci rubati di François Truffaut, nel 1968. A distanza di qualche anno, però, dal grande schermo d'oltralpe passò a quello italiano dove trovò grande accoglienza e fu chiamata da numerosi registi che la vollero come protagonista delle loro pellicole. Il primo film a cui prese parte in Italia fu Armiamoci e Partite, il cui regista era Nando Cicero, e dal 1971 anno in cui fu distribuito, Martine Brochard riscosse un incredibile successo. Divenne, infatti, uno dei volti iconici del cinema di genere degli Anni Settanta, la si può ricordare nei film Milano trema: la polizia vuole giustizia, firmato da Sergio Martino, La governante di Giovanni Grimaldi, che le valse anche un premio, la Maschera d'argento.

Avvenente, dalla bellezza a tratti malinconica, fu scelta anche da registi come Tinto Brass, che la volle in Paprika o anche da Pupi Avanti che la scelte per Una sconfinata Giovinezza, ma anche Carlo Vanzina. La sua fu una carriera ricca di sfumature, non si limitò a lavorare solo al cinema, ma prese parte anche ad alcune fiction televisive di successi come Il bello delle donne, ma partecipando anche a varietà come Il Bagaglino, dove dimostrò di essere un'attrice versatile e dalla spiccata ironica.
I matrimoni e l'amore per la scrittura
Si sposò con l'attore Umberto Cerianni, conosciuto sul set de I giovedì della signora Giulia, dal quale nel 1973 ebbe un figlio, Ferdinando, diventato un regista teatrale. Anni dopo, incontrò e sposò l'attore Franco Molè, scomparso nel 2006. In quegli anni lei stessa affrontò la leucemia, lontana dalle scene decise di dedicarsi alla narrativa, scrivendo favole per bambini e il libro I miracoli esistono solo per quelli che ci credono, pubblicato nel 2012, dove ha parlato della sua fede. Quattro anni dopo pubblica il suo ultimo libro, Le favole della gallina blu, del 2016.