Monzino svela il prezzo concordato con Corona per gli audio di Raoul Bova: “Mille euro e il numero di un pusher”

Federico Monzino riferisce agli investigatori quale sarebbe stato il prezzo concordato con Fabrizio Corona per inviargli gli audio e le chat private tra Raoul Bova e Martina Ceretti: 1000 euro in contanti e il numero di uno spacciatore per acquistare cocaina. Spetterà alla Polizia Postale, adesso, capire se si tratti solo di un contatto o di un credito di droga aperto dall'ex re dei paparazzi. Nelle scorse settimane, Monzino aveva sempre negato di aver ricevuto soldi o favori.
Cosa avrebbe ricevuto Monzino da Corona in cambio degli audio di Raoul Bova
Federico Monzino continua ad essere al centro della vicenda Bova-Ceretti. Secondo quanto riportato da La Repubblica, l'imprenditore milanese ha riferito agli investigatori il prezzo pattuito con Corona in cambio degli audio e delle chat private tra l'attore e la modella. Mille euro in contanti e il numero di un pusher, su cui adesso è stata aperta un'indagine: "La polizia postale vuole capire se si sia trattato solo di un recapito passato a Monzino o se si nasconda un credito a base di stupefacenti aperto da Corona", si legge sul quotidiano. Proprio a Repubblica, Monzino aveva negato esplicitamente, nel corso di un'intervista, di aver ricevuto da Corona soldi o favori in cambio delle chat.

Al momento, nessuno dei coinvolti risulta formalmente indagato, ma tutti e tre sono nel mirino della Procura di Roma. Corona, dal canto suo, nega tutto, riferendo di aver ricevuto il consenso dalla modella e il suo amico per la pubblicazione e di non aver mai ricattato loro né l'attore.
Le indagini in corso e la posizione di Ceretti
Secondo quanto riferito agli investigatori, Martina Ceretti avrebbe interrotto i contatti con Monzino: l'imprenditore ha ammesso che inizialmente la modella gli aveva girato i messaggi per farli inoltrare a Corona, ma poi avrebbe fatto marcia indietro quando ormai era troppo tardi. Nel frattempo, Raoul Bova e il suo avvocato Annamaria Bernardini De Pace hanno querelato Corona per diffamazione. L’attore si è anche rivolto al Garante della Privacy per chiedere la cancellazione immediata dei suoi audio dal web.