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Marco Columbro: “Se non avessi avuto un aneurisma, avrei continuato a lavorare in tv. Ho passato 25 giorni in coma”

Marco Columbro è tornato a parlare della sua carriera televisiva e di come l’aneurisma che lo colpì nel 2001 cambiò ogni aspetto della quotidianità: “Se non l’avessi avuto, avrei continuato a fare il mio lavoro. Mi ha cambiato la vita”. Il conduttore passò 25 giorni in coma, dopo i quali iniziò un lungo periodo di recupero.
A cura di Elisabetta Murina
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Marco Columbro ha ricordato la sua carriera in tv, soffermandosi in particolare sull'evento che cambiò la sua vita: l'aneurisma che lo colpì nel 2001. Dagli inizi degli Anni Duemila ad oggi, le apparizioni del noto conduttore sul piccolo schermo diventarono sempre meno, fino a scomparire del tutto. "Per la tv sono come morto", si era sfogato a riguardo, facendo fatica a capire il reale motivo per cui nessuno lo contatto più per offrirgli delle opportunità lavorative.

Ospite de La Volta Buona, nella puntata del 23 dicembre, Marco Columbro è tornato a parlare della sua carriera televisiva e di come l'aneurisma che lo colpì nel 2001 cambiò ogni aspetto della quotidianità, a cominciare da quella lavorativa. "Se non l'avessi avuto, avrei continuato a fare il mio lavoro. Mi ha cambiato la vita", ha raccontato nello studio di Caterina Balivo. Il conduttore passò 25 giorni in coma, dopo i quali iniziò un lungo periodo di recupero: "Devi rinascere dopo il coma. Ho dovuto imparare di nuovo a fare tutto, la barba, usare le forchette. riattivare la memoria". I primi giorni sono stati i più difficili: "Vivevo con un piede nell'aldilà e uno di qua, ancora non capivo come muovermi".

Dopo il lungo periodo di recupero, Columbro tornò in tv solo con Paperissima Sprint  insieme a Natalia Estrada, poi le sue apparizioni iniziarono a diminuire, fino a sparire del tutto. "Questo enigma me lo porterò nella tomba. Ero al massimo della popolarità. Antipatico a qualcuno? Non credo, mi scoccia elemosinare il lavoro", aveva spiegato al Corriere della Sera a proposito del perché non fosse più in tv e nessuno l'avesse più chiamato. Nel corso degli anni fece diversi tentativi di tornare a lavorare, specialmente a Mediaset, rivolgendosi direttamente a Silvio Berlusconi, con cui aveva un rapporto di amicizia: "Nel 2006 gli scrissi una mail: "Ho bisogno di lavorare". Mi telefonò subito. "Domani ti chiameranno". Non è mai successo".

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