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Magalli: “Dalla Rai meritavo di più. Meloni mia amica, le ho chiesto ‘Con chi potrei parlare?’”

“Mentre stavo male, hanno dato i miei programmi ad altri”, Giancarlo Magalli accusa la Rai di avere usato scarsa considerazione nei suoi confronti. E confida di avere chiesto indicazioni all’amica premier Giorgia Meloni: “Mi ha dato il numero di Giampaolo Rossi”.
A cura di Stefania Rocco
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Sono stato male e quando sono tornato i miei programmi li avevano dati ad altri. Dopo 60 di militanza — con Arbore sono l’unico mai andato a Mediaset — mi aspettavo di più”, così Giancarlo Magalli, in un’intervista al Corriere, accusa il servizio pubblico di averlo estromesso dai programmi dei quali è stato volto per anni. Sessanta, per la precisione. Al termine dei quali ha ritrovato spazio solo con una rubrica. “Mica chiedo il sabato sera di Raiuno, bastava una seconda serata. Ri-lavora Renzo, più vecchio di me, torna pure Chiambretti, i giovani virgulti non funzionano, con certi c’è accanimento terapeutico”, aggiunge il conduttore, senza però fare nomi. E quando gli chiedono se si riferisca ad Alessandro Cattelan, cambia discorso: “Questo lo dice lei”.

“Giorgia Meloni mi ha dato il numero di Giampaolo Rossi. Mi ha ignorato”

La difficoltà maggiore, secondo Magalli, sarebbe da ricercare nei frequenti avvicendamenti che caratterizzano al dirigenza Rai: “La parte sana dell’azienda sono quelli che ci lavorano, artisti e tecnici. Le magagne sono a viale Mazzini, con ‘sti pori dirigenti che cambiano di continuo. Arrivano che non sanno dove mettere le mani, appena imparano, li levano”. Anche per questo, il conduttore racconta di avere chiesto indicazioni a Giorgia Meloni, attuale premier:

Di Giorgia sono amico, ho foto con lei che ci baciamo e ci abbracciamo, però non chiedo niente. Non mi piace mendicare. Le ho solo domandato: ‘Con chi potrei parlare?’. Mi ha dato il numero di Giampaolo Rossi. Ho chiesto un appuntamento. Mi ha ignorato. Idem Angelo Mellone. ‘Eh, ricevo 150 richieste al giorno’. Meritavo più rispetto. Ne ho visti decine andare via. Un dg dei meno formidabili, a cui feci un’osservazione, sibilò: ‘Da quanti anni lavora in Rai, Magalli?’. ‘Da 18 dg. E ne vedrò altri’. Muto.

Giancarlo Magalli: “Io a Sanremo? Sarà una trappola mortale”

Una seconda serata, dunque, sarebbe nei desideri di Magalli che rifiuta senza pensarci due volte la più prestigiosa tra le prime serate, il Festival di Sanremo. “Sarà una trappola mortale, dopo 5 anni di trionfi con Amadeus”, è il commento, “Un punto di share in meno e scriveranno che è stato un flop. Alcuni che si propongono lo hanno già fatto ed è andato male, perché insistono? Il Festival è come la prima notte di nozze: se vai bene, hai fatto il tuo dovere. Se vai male, te lo rinfaccerà tutta la vita”.

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