Intervistano Ezio Greggio in Irlanda senza riconoscerlo, lui: “In Italia conduco Striscia la notizia”

Si è trasformata in un vero e proprio show l’intervista rilasciata da Ezio Greggio a margine del “The Galway Races Summer Festival”, l’evento dedicato alle corse di cavalli che si tiene ogni anno in Irlanda. Fermato all’ingresso da un intervistatore che non lo riconosce, il noto conduttore italiano si presta con ironia alle domande di rito nelle quali gli viene chiesto chi è, che lavoro faccia e quale sia il suo legame con l’Irlanda.
Greggio, resosi subito conto di non essere stato riconosciuto, ne approfitta per sfoggiare l’ironia che lo ha reso tanto popolare.
Il dialogo tra Ezio Greggio e l’intervistatore irlandese
Il video mostra il conduttore mentre viene fermato al pari di tanti altri ospiti del festival. Solo più tardi – quando è lo stesso Greggio a dirlo – il suo interlocutore si rende conto di trovarsi davanti a un volto noto.
“È il primo anno che vengo a vedere le corse. Sono fantastiche, le amo”, racconta il conduttore, prima di spiegare di essere tutt’altro che un turista occasionale: “Vengo da Milano, in Italia. Non è la mia prima volta in Irlanda. È un paese che amo anche quando piove. Ho una casa qui vicino e vengo in questo paese da 30 anni, ma è la prima volta che partecipo alle Galway Races”.
“Conduco uno show da 37 anni, si chiama Striscia la notizia”
Alla domanda su che lavoro faccia, Greggio risponde divertito: “Sono un attore, regista, produttore e presentatore. Ho lavorato a Hollywood in diversi film e da 37 anni conduco uno show tv in Italia: si chiama Striscia la notizia. Gli italiani lo conoscono molto bene”.
Quando gli viene chiesto chi sia la persona più famosa il cui numero di telefono è salvato nella sua rubrica telefonica, replica con una battuta: “Io. E dopo di me, molte altre persone: Roberto Benigni, che ha vinto un Oscar, e Mel Brooks, con cui ho lavorato in tre film. E moltissimi altri ancora”. Greggio dimostra di essersi prestato e, da professionista della risata qual è, reagisce divertito al fatto di non essere stato riconosciuto. Questo è davvero il caso di prendere in prestito la sua frase più celebre: è lui o non è lui? Certo che è lui.