Insulti omofobi contro Antonino Spadaccino, al Pride: “Mi hanno scritto di impiccarmi perché sono gay”

Un commento violento, buttato lì tra i tanti, ma che pesa come un macigno: “Comprati una corda, sai già cosa farci perché sei diverso”. È questa la frase che Antonino Spadaccino ha deciso di portare sul palco del Pride di Napoli, durante un intervento doloroso ma necessario, a margine della sua esibizione. Il coming out del cantante ed ex volto di Amici risale a diversi anni fa, ma ancora oggi continua a “ispirare” gli omofobi, spesso leoni da tastiera, che Antonino ha scelto di denunciare affinché questo tipo di ferocia venga sempre più stigmatizzata.
“Ho 42 anni, sono abbastanza grande per capire che è solo un commento”, ha proseguito l’artista, “ma io penso a un ragazzino che sta vivendo il coming out e magari ci crede, e fa qualcosa che non deve fare. Quindi sai che c’è? Sì, sono diverso. E per fortuna non assomiglio a quelle persone di me**a lì”.
L’omofobia che corre ancora sui social
La riflessione di Antonino è arrivata dal palco di una manifestazione che dovrebbe celebrare orgoglio e libertà. Un palco che l’artista ha utilizzato per mostrare quanto sia ancora lunga la strada da percorrere. Non si tratta solo di un commento: è l’espressione di un certo tipo di linguaggio che continua a colpire con una violenza micidiale, soprattutto quando a diventare bersaglio sono persone che non hanno gli strumenti per difendersi.
Il coming out di Antonino Spadaccino
Antonino aveva fatto coming out circa dieci anni fa, in concomitanza con l’uscita dell’album Nottetempo, dove aveva già affrontato il tema delle unioni civili. Dopo la vittoria a Tale e Quale Show, era tornato a parlare anche della sua vita sentimentale: una relazione finita male e una persona che gli piaceva ma che non era libera, motivo per cui aveva preferito fare un passo indietro. Una vita privata mai usata come strumento per attirare attenzione, ma nemmeno nascosta.
Sono decine gli artisti che, come Antonino, hanno utilizzato il palco del Pride per schierarsi al fianco della comunità LGBTQIA+ in un momento, anche politico, in cui più che mai c’è bisogno di far sentire la propria voce. A schierarsi accanto a chi ancora non può contare sul riconoscimento di diritti civili essenziali anche artisti come Gaia, Rose Villain, Ambra Angiolini, BigMama, Jo Squillo, Sarah Toscano, Michele Bravi, Orietta Berti e molti altri.