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Il festino con vip “quasi nudi” che ha scatenato Putin: arrestato rapper con calzino a coprire i genitali

La blogger Anastasia Ivleeva ha organizzato una festa con celebrità russe “quasi nude” e si è ritrovata a dover fronteggiare una violenta reazione di Putin e delle forze dell’ordine in un momento in cui il Paese è in guerra in Ucraina. Il rapper Vacio (Nikolay Vasilyev), che ha indossato solo un calzino per coprire i genitali, è stato condannato a 15 giorni di carcere e multato per 2.200 dollari.
A cura di Eleonora D'Amore
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Una serie di celebrità russe hanno animato la festa "almost naked" (quasi nudi) nel club Mutabor di Mosca e si sono trovati a dover fronteggiare una violenta reazione di Putin e delle forze dell'ordine in un momento in cui il Paese è in guerra in Ucraina e le autorità stanno portando avanti un’agenda sempre più conservatrice. Foto e video della festa sono finiti sulle prime pagine di tutti i quotidiani del mondo.

Il rapper Vacio condannato a 15 giorni di carcere

La festa, ospitata dalla blogger Anastasia Ivleeva (da 18 milioni di followers) il 20 e 21 dicembre presso il club Mutabor nella capitale, ha attirato critiche da parte di funzionari della Chiesa ortodossa e attivisti favorevoli alla guerra. Uno dei partecipanti, il rapper Vacio (Nikolay Vasilyev), che si è presentato indossando solo un calzino per coprirsi i genitali, è stato condannato a 15 giorni di carcere e multato di 200.000 rubli (circa 2.200 dollari) dopo che un tribunale di Mosca ha stabilito che l'evento aveva come scopo la promozione di "rapporti sessuali non tradizionali”.

"Nikolay Vasilyev (meglio conosciuto come il rapper Vacio) ha partecipato alla festa nella discoteca Mutabor, ha disturbato l'ordine pubblico, usato un linguaggio volgare e diffuso contenuti sui canali Telegram volti a promuovere rapporti sessuali non tradizionali", recita la sentenza del tribunale.

Il rapper Vacio alla festa Almost Naked
Il rapper Vacio alla festa Almost Naked

Il Cremlino e le leggi anti-LGBTQ+

Negli ultimi anni, il Cremlino ha ampliato una serie di leggi anti-LGBTQ, un cambiamento conservatore che si è intensificato in seguito all’invasione dell’Ucraina. Il mese scorso, la Corte Suprema russa ha dichiarato il “movimento internazionale LGBTQ” un’organizzazione estremista. Il presidente russo Vladimir Putin è sempre più concentrato sul sostegno ai valori tradizionali in contrapposizione a ciò che ha descritto come la decadenza e l’immoralità dell’Occidente, mentre cerca la rielezione nel marzo 2024.

L'organizzatrice Anastasia Ivleeva inizialmente aveva spiegato che l'abbigliamento dei partecipanti alla festa era farina del loro sacco, poi ha affermato che l'evento era un'occasione per mostrare le foto scattate durante il suo mandato come capo redattore dell'edizione russa di Playboy. Ad una prima reazione convinta delle sue scelte, ne è seguita una più dimessa in un video di oltre 21 minuti pubblicato su IG, in cui si è scusata in lacrime, chiedendo perdono e una seconda possibilità o condanna pubblica.

La richiesta ad Anastasia Ivleeva di 11 milioni di dollari

Il video è arrivato comprensibilmente subito dopo la diffusione della notizia di una causa intentata contro Ivleeva proprio per aver organizzato la festa e della richiesta di un risarcimento di 1 miliardo di rubli (11 milioni di dollari) per danni morali, ha riferito l'agenzia di stampa statale RIA Novosti.

La popstar Anna Asti ha perso l'evento di Capodanno

Uno degli altri partecipanti, la pop star Anna Asti, ha visto annullare l'evento di Capodanno in un altro club di Mosca: "Cari amici, per motivi indipendenti dalla nostra volontà, lo spettacolo di Anna Asti è stato riprogrammato ad una nuova data, che annunceremo presto", si legge nel comunicato.

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha rifiutato di commentare: “Per quanto ci riguarda, chiediamo la vostra misericordia: restiamo gli unici nel paese a non discutere di questo argomento”. Nel frattempo, Vitaly Borodin, capo del Progetto federale per la sicurezza e la lotta alla corruzione, ha espresso indignazione, definendo l'evento "sodomia, oscurantismo e propaganda LGBT", esortando il ministro degli Interni a indagare ulteriormente sul nightclub Mutabor.

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