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Geppi Cucciari ad Alessandro Giuli: “I suoi discorsi ascoltati al contrario migliorano”, la reazione del Ministro

Geppi Cucciari presenta la cerimonia dei David di Donatello al Quirinale. Dopo un’introduzione con un’immancabile battuta rivolta a Mattarella, è il turno del Ministro della Cultura Alessandro Giuli: “Molti sottolineano eccessivamente la sua potente retorica”.
A cura di Ilaria Costabile
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Geppi Cucciari ha introdotto anche quest'anno al Quirinale, i David di Donatello 2025, che si terranno stasera e la cui cerimonia di premiazione sarà trasmessa in diretta su Rai1. La conduttrice, con la sua solita ironia e una generosa dose di sarcasmo, non ha potuto fare a meno di lanciare qualche battuta al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presente alla celebrazione e anche all'attuale Ministro della cultura, Alessandro Giuli, che non ha esitato a risponderle.

"Ministro Giuli, i suoi discorsi ascoltati al contrario migliorano"

Presente al discorso anche il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, a cui Cucciari si rivolge in maniera scherzosa, puntando su quegli elementi che in questi mesi sono diventati oggetto di chiacchiericcio attorno al politico. Così, la conduttrice prende parola dicendo: "Ministro voglio portarle la mia solidarietà, perché molti sottolineano eccessivamente la sua potente retorica, il suo eloquio forbito, la parola che squadra da ogni lato l’animo nostro informe. In realtà sono sempre interventi cristallini, lei è l’unico ministro i cui interventi possono essere addirittura ascoltati al contrario come un disco dei Black Sabbath e a volte migliorano".

Nell'introdurre il discorso del Ministro, la nota attrice comica e conduttrice di Splendida Cornice scherza: "il momento più atteso da Google Translate". Prima di prendere parola, Giuli ha quindi ironizzato: "Un saluto a Geppi, che al contrario potrei chiamare anche ‘Ippeg', senza fraintendimenti". La risposta non è tardata ad arrivare: "Rimaniamo così, amici”, sentenzia Cucciari lasciandogli la scena.

A Mattarella: "Per la pazienza con i nostri politici, santo subito"

La verve di Geppi Cucciari è l'ingrediente necessario per raccontare con sagacia il mondo del cinema italiano senza appesantirlo, ma elogiandone le qualità e i progetti futuri, guardando costantemente all'attualità. Ed è così che non poteva mancare un riferimento al Conclave, che inizia proprio nella giornata di mercoledì 7 maggio, e anche alla permanenza di Mattarella al Quirinale: "Siamo qui riuniti per questa occasione che sarà assolutamente sobria", facendo riferimento alla richiesta di sobrietà per il 25 aprile avanzata dal Governo a seguito della morte di Papa Francesco.

Sono emozionata e felice di tornare qui al PalaSergio di Piazza del Quirinale per celebrare una grande tradizione delle nostra nazione, una tradizione tutta italiana, la capacità di creare storie bellissime, coinvolgenti, partendo dal nulla, Federico Fellini, Mario Monicelli, Porta a Porta, tre esempi di inventiva che il mondo ci invidia. […] Oggi c'è qui il nostro Presidente, a un passo ormai dall'usucapione, ha conquistato un sette più sette.

Nel finale del discorso a Mattarella: "Sono molto contenta di rivederla Presidente, vedere il Capo dello Stato seduto al suo posto, perché c'è una corrente molto diffusa a cui piacerebbe che lei cambiasse sponda del Tevere. Lei mi dovrebbe diventare Papa, ma per la pazienza avuta con i politici italiani in questi anni, andrebbe fatto santo subito".

Il timore per il Conclave: "Domani i giornali parleranno solo di questo"

"È davvero una fortuna il fatto che le celebrazioni del cinema italiano abbiano luogo proprio oggi", ha continuato ironizzando sul primo giorno di Conclave, "in una giornata come le altre qui a Roma, senza grandi eventi particolari, proprio qui in questa città Habemus David oggi. Domani i giornali parleranno solo di questo. […]".

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