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Federico Monzino, amico di Martina Ceretti: “Abbiamo contattato Corona perché lei voleva diventare famosa”

Federico Monzino, il PR milanese finito al centro della vicenda legata alla pubblicazione degli audio che testimonierebbero la relazione tra Raoul Bova e Martina Ceretti, ammette di aver contattato Fabrizio Corona: “Lo abbiamo fatto io e Martina, perché lei voleva diventare famosa”.
A cura di Stefania Rocco
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Federico Monzino, il PR milanese finito al centro del caso legato alla diffusione dei messaggi audio e testuali che proverebbero una relazione tra Raoul Bova e Martina Ceretti, ha rilasciato una breve intervista al Messaggero in cui conferma di aver contattato Fabrizio Corona, colui che ha poi reso pubblici quei contenuti attraverso una puntata di “Falsissimo”.

Io e Martina abbiamo contattato Corona insieme, perché lei voleva diventare famosa”, ha raccontato l’imprenditore, confermando così la versione secondo cui sarebbero stati lui e la modella a cercare Corona, e non il contrario.

Federico Monzino: “Non sono indagato”

Monzino chiarisce che il suo coinvolgimento si sarebbe limitato al contatto con Corona. Non sarebbe stato lui – sostiene – a inviare a Bova i messaggi che hanno portato la Procura di Milano ad aprire un’indagine per tentata estorsione.

Non sono indagato, sono solo una persona informata sui fatti, come lo sono Corona e la Ceretti. E come è successo a loro, la polizia ha analizzato anche il mio telefono”, ha spiegato sempre al Messaggero.

Una posizione ribadita anche in un’intervista a Repubblica, dove precisa di non essere l’autore dei messaggi ricattatori: “Martina voleva diventare famosa inizialmente in questo modo. Ma poi, quando Corona aveva già le chat, lo abbiamo ricontattato perché lei non voleva più che venisse pubblicato nulla. Mi hanno sequestrato il telefono e mi hanno chiesto se fossi stato io a ricattare Bova. Ho detto che non l’ho fatto. Corona ha inventato molte cose, soprattutto su di me. Non è credibile. Io ho fatto tanto per difendere Martina…”.

Il ricatto a Raoul Bova: si cerca l’autore del messaggio

La PM Eliana Dolce è ora impegnata a ricostruire l’intera vicenda, con l’obiettivo di identificare chi abbia inviato il messaggio a Raoul Bova l’11 luglio, dieci giorni prima della messa in onda della puntata di Falsissimo.

Se mi vieni incontro, blocchiamo tutto. Se vuoi farmi un regalo per averti salvato, sta a te… Non è il caso che venga fuori uno scandalo sui giornali, no? Per il tuo matrimonio, per il tuo lavoro… altro che Don Matteo”, recita il messaggio ricevuto dall’attore, un chiaro tentativo di ricatto.

Monzino, interrogato sull’identità dell’autore, prende le distanze: “Davvero non ne ho idea. A differenza di Corona, non faccio accuse a caso. Potrebbe essere stato chiunque. Non so se Martina o Corona abbiano condiviso quei messaggi con altre persone”.

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