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Antonio Caprarica sulla salute di Re Carlo: “Sta molto meglio, dimostra che il cancro si può affrontare”

Antonio Caprarica è stato ospite di Pomeriggio Cinque e in quanto esperto della Royal Family ha rassicurato sulle condizioni di salute di Re Carlo III. Il sovrano inglese, infatti, starebbe meglio e quanto dichiarato sul suo funerale, non è altro che la prassi organizzativa che spetta ad ogni sovrano.
A cura di Ilaria Costabile
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Le condizioni di Re Carlo III hanno destato non poca preoccupazione tra i sudditi inglesi, soprattutto dopo la diffusione di alcune informazioni da parte della stampa britannica che hanno allertato il resto del mondo. Stando alle prime indiscrezioni in merito, la salute del sovrano sarebbe peggiorata inesorabilmente, tanto da far modificare al più presto le indicazioni per il suo funerale, ma da Palazzo Reale è stata pubblicata una foto recente in cui Carlo appare piuttosto in forze insieme alla regina consorte Camilla. Anche Antonio Caprarica, giornalista ed esperto della Royal Family, ha spiegato come in realtà la situazione sia più rosea di quanto sembri: "Sta molto meglio".

Antonio Caprarica sulle condizioni di Re Carlo

Il giornalista ha spiegato che, in realtà, ogni futuro sovrano sin dalla sua nascita ha già un programma stabilito per il suo futuro funerale, che ovviamente va aggiornato di continuo; per cui le modifiche al Menai Bridge, così com'è chiamato il piano organizzativo per la dipartita di Re Carlo, è perfettamente normale che venga modificato. Ospite a Pomeriggio 5, Caprarica ha spiegato come, invece, l'aver diffuso informazioni sul suo stato di salute sin da subito, sia stata una scelta più che giusta:

Tutti sanno che lui non è uno di loro, perché purtroppo per un inglese medio il tempo che ci vuole tra la diagnosi e l'inizio della cura sono come minimo tre mesi. Nel caso di Carlo la cura è cominciata una settimana dopo. Ma queste sono le ingiustizie della vita, se volete, o i meccanismi di selezione del nostro mondo. Però certo è stato molto importante quello che Carlo ha fatto tanto nel rendere nota la prima diagnosi sulla questione della prostata e l'intervento per quel genere di malanno che affligge gli uomini di una certa età, poi adesso con la pubblica ammissione del cancro. È  stato tolto questo velo di paura e di mistero a una malattia che continua naturalmente a fare paura, ma che, come dimostra Carlo, anzi come Carlo ha voluto dimostrare, si può affrontare, si può curare. Questo è un punto cruciale.

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