Teresanna Pugliese: “All’Isola ho affrontato i miei mostri. Al ritorno ho esagerato col cibo e sono stata male”

Teresanna Pugliese è rientrata a casa dalla sua famiglia dopo la partecipazione all'Isola dei Famosi, conclusasi in finale. L'ex di Uomini e Donne e Grande Fratello Vip è tornata in tv e ha dato tutta se stessa in un'avventura che le ha permesso di sconfiggere i mostri contro cui combatteva da tempo, e rendere la sua anima più leggera. Partita alla volta dell'Honduras lasciando i figli a casa, la sua decisione è stata criticata, ma ha saputo difendersi facendo suo un motto: "Una donna, se madre, ha il dovere di essere madre e tutte le donne che vuole essere". In un'intervista a Fanpage.it ha ripercorso la sua nuova esperienza televisiva ammettendo di avere un solo rimpianto: "Il pubblico non ha conosciuto la parte spensierata e leggera di me".
Com'è stato il rientro a casa?
Sto bene. È stato bello, emozionante. Prima di raggiungere l'aeroporto (in Honduras, ndr) non ho avuto il tempo di metabolizzare. Ho preparato le cose, non ho dormito per tre giorni. Quando sono arrivata a Roma ero stremata, ma piena di adrenalina. Tornata a casa ho ritrovato la famiglia, i miei amici, è stato bellissimo. Ora sto riprendendo in mano la mia routine.
Com'è stato, invece, l'approccio al cibo dopo settimane di quasi digiuno?
Il primo errore, che tutti sconsigliano, è quello di inveire sul cibo. Ovviamente io l'ho fatto mangiando un panino con l'hamburger, dolci, perché il cibo lì diventa un'ossessione. Ho immaginato di mangiare anche cose che non fanno parte della mia routine alimentare. Sono stata male con la pancia, lo stomaco. Ho avuto la nausea. Ho capito che non dovevo esagerare. Sto combattendo con i desideri, ma già rientrare a casa e trovare il cibo a cui ero abituata, mi aiuta. Tra due giorni ho una visita con un medico che mi farà fare una riabilitazione alimentare.
Sei stata eliminata a un passo dalla finalissima, battendo ogni previsione. Anche il sondaggio con i lettori di Fanpage.it ti dava per vincitrice. Cosa è andato storto?
Non lo so. Con molta onestà, ti dico che non mi aspettavo di essere eliminata. Non perché pensassi di essere forte, anzi ogni volta che superavo un televoto mi sorprendevo. Pensavo di uscire nella seconda settimana, figurati se immaginavo di arrivare in finale. Non so cosa è andato storto, è una roulette russa. Un personaggio funziona tantissimo, poi dopo qualche puntata cambia il flusso. In base a dinamiche, influenze, a eventi, cambia posizione e condiziona il pubblico. Arrivare comunque a quel punto, è stato già tantissimo. Forse non sono stata capita, oppure mi hanno vista soffrire particolarmente. O hanno voluto dare la vittoria a qualcun altro.

Che percezione avevi di te in Honduras?
La mia percezione non era la stessa che aveva il pubblico fuori. Mi ero fatta un'idea perché ero stata salvata più volte, ma lì sei in trepidazione a ogni puntata perché sai che tutto può cambiare da un momento all'altro. Una volta uscita sono stata travolta da affetto e sostegno inaspettato dal pubblico, come se avessi vinto. Quando sono arrivata ho acceso il telefono per mettermi in contatto con i miei amici, la mia famiglia. Non ho voluto vedere i commenti per non farmi influenzare o condizionare quel momento pieno di adrenalina. Poi mi hanno detto "Guarda che sei amatissima". Questo amore trovato non mi ha fatto pensare al perché non ho vinto.
A Fanpage.it, due anni fa, non escludesti la possibilità di ritornare in tv, ma solo se si fosse rivelata la scelta giusta per te. Lo è stata?
Assolutamente sì. Capisci che è giusta dopo averla vissuta. La percezione iniziale è stata "è un'occasione che mi stanno regalando". Dal primo istante che è arrivata questa occasione sono stata incredula e grata e l'ho accolta come un dono. Non ho pensato "Vado là, guadagno i soldi e basta". Ho pensato "Vado lì, ci provo e affronto questa nuova esperienza". Non mi aspettavo tutto quello che ho trovato fuori. Non sono riuscita a frenarmi su niente lì, dimenticavo che quello fosse un gioco, non riuscivo a viverla come gioco.
Con chi è stato più difficile convivere?
Con tutti (ride, ndr). La convivenza forzata con degli estranei sarebbe difficile per tutti. Vieni messa a dura prova con delle privazioni, diventa tutto più accentuato. È molto più facile discutere, soprattutto per una come me che se viene attaccata e anche ingiustamente, si difende a voce alta.
In effetti sei stata al centro di numerosi scontri sull'Isola. Hai dimostrato di saperti difendere, ma dopo le liti crollavi. Cosa ti faceva soffrire?
Quando venivo attaccata, anche se per un chicco di riso o per uno sguardo, una parola, qualunque cosa, io alzavo la voce. Gli altri pensavano che io fossi forte, che mi sapessi difendere. Su questo non c'è dubbio, ma comunque soffrivo. Ogni discussione mi faceva star male. Non l'ho mai vissuta con lucidità e cinismo perché era un gioco. Non riuscivo a scindere il gioco dall'offesa. Puntualmente stavo male, piangevo, e mi chiedevo "perché non posso fare questa esperienza in modo più sereno e leggero?".
All'Isola, con il trascorrere delle settimane, ti sei avvicinata a Mario Adinolfi con il quale, all'inizio, hai più volte discusso.
Con lui si è rivelato più facile convivere. Nella prima fase trovai una connessione, percepii che si poteva trovare un punto d'incontro. Poi ci fu una fase di discussioni, pensavo che si alzasse un muro. E invece, per volontà di entrambi, è stata una rivelazione. Avevo piacere a chiacchierare con lui. Il rapporto tra me e Mario è la dimostrazione che anche se si hanno idee opposte, si può trovare un punto di incontro, convivere e avere il piacere di confrontarsi.
Il giornalista ha dichiarato a Fanpage.it di non aver avuto dei veri e propri privilegi vista la difficoltà della sfida. Credi che invece ne abbia avuti e che questi gli abbiano permesso di arrivare in finale?
Tralasciando i privilegi o meno, per capire quell'esperienza bisogna viverla. E nessuno può essere in grado di giudicarla da fuori se non in modo superficiale. Quello che conta di più in un reality come questo, è sicuramente come arrivi alle persone. Per quanto ci sia uno schermo a dividerci, le persone sedute sul divano hanno la sensibilità perfetta per accogliere una persona così com'è. Mario ha dimostrato di essere anche altro da quello che già si conosceva di lui. È cambiato nel corso del reality, si è presentato come l'Adinolfi duro, ma ha dimostrato di avere un'altra chiave. Ci sono state delle dinamiche, delle privazioni, che hanno tirato fuori questo aspetto che è piaciuto.

Prima di lasciare il villaggio hai parlato di "mostri" con quali hai dovuto fare i conti durante la permanenza in Honduras. Di che mostri parlavi?
I mostri personali non sono altro che una parte di noi fatta di ricordi, traumi, scelte, cose irrisolte, paure, limiti. Ci sono stati nel corso della mia vita dei momenti in cui ho avuto paura, cose che non ho voluto affrontare. Poi sono cresciuta, con gli impegni, i figli, la mia vita è diventata piena, e bellissima. Mi sono data da fare per riempirla. Sono felice, ma credo che quando metti da parte delle cose che non risolvi, prima o poi vengono fuori. Due mesi lì sembrano anni, i giorni sono lunghi, le ore non passano mai. Ti senti sola e la solitudine ha fatto sì che le paure venissero fuori. Non avevo distrazioni, comfort, quindi l'Isola ha detto "Cara mia, è arrivato il momento che tu fai i conti con qualcosa che hai lasciato in sospeso".
Ed è successo.
Sì, è stata una bella sfida con me stessa. Una persona che non faceva parte dei naufraghi mi ha detto "L'isola deve servirti a renderti più libera". Avevo paura e una volta che ho imparato a lavorarci su, ad affrontare tutti questi mostri e queste paure, mi sono promessa di andare via lasciandoli lì. Dovevo tornare più leggera, questo è stato il senso di tutto.
Si è parlato del fatto che tu sia partita nonostante lasciassi a casa due figli piccoli. Che peso hanno avuto quei giudizi sulla tua scelta?
Quando mi proposero L'isola dei famosi, il primo pensiero furono i miei figli. Già premeditai l'idea di chi non mi avrebbe capita. Sapevo che alcune persone avrebbero detto "Ma come lasci i tuoi figli a casa?". Ormai ho imparato a a conoscere già dei flussi di idee, i pregiudizi, ho la pelle dura sotto questo aspetto. Questo non significa che non mi abbiano ferito. Ho spiegato perché ho scelto di fare questa esperienza. L'ho fatta per me, e come già ho detto più volte, una donna, se madre, ha il dovere di essere madre e tutte le donne che vuole essere. Siamo incastrati in uno schema in cui un papà che parte per lavoro è un bravo padre, se lo fa una madre, è cattiva. Io non ho lasciato i miei figli sotto un ponte. Erano con il papà e con la mia famiglia e non hanno subito un grande squilibrio perché hanno continuato le loro abitudini con l'affetto e l'amore di sempre. Mancavo io, certo, avranno sentito la mia mancanza, ma io li ho lasciati in una rete d'amore, una rete familiare talmente forte che mi ha permesso di andare avanti in questa sfida, mi ha sollevato da tutti questi luoghi comuni che viviamo ancora oggi. Mi sarebbe pesato se avessi tolto qualcosa ai miei figli.

Cristina Plevani ha meritato la vittoria?
Sì, ho sperato che vincesse lei.
Proprio lei, a Fanpage.it, ha dichiarato che la partecipazione all'Isola è stata come prendere "un secondo treno". Lo è stato anche per te?
Il mio treno è sempre lo stesso, ci sono salita a 21 anni e una buona parte delle persone che oggi mi sostengono sono le stesse che sono salite con me all'inizio, quando ho iniziato Uomini e Donne. Ad ogni fermata si sono aggiunte persone, ho costruito la mia famiglia. In tutte le esperienze c'è stata l'evoluzione di una ragazza che è diventata donna. Questo treno mi accompagna da sempre e mi ha dato più occasioni. Oggi è pieno, sta andando veloce, ma è sempre lo stesso.

Ora speri di rientrare a pieno ritmo nel mondo della tv?
Sicuramente, sarei ipocrita se ti dicessi il contrario. Non a brevissimo, perché devo riprendermi, organizzare la famiglia. Ma sì, l'importante è che la sera torno a casa. Non è poco essere stata selezionata tra tanti, c'è qualcuno che ha creduto in me e non posso fare altro che ricambiare, accettare la proposta e dare il meglio di me.
Sei stata una concorrente molto divisiva. Chi ti critica oggi, cosa non ha capito di te?
Non sono stata capita o non sono piaciuta, ma non si può piacere a tutti. Simona Ventura mi disse che ero divisiva, ci ho riflettuto tanto. Lei mi ha dato una grande forza, mi ha dato una mano invisibile. Difficile capire le persone in generale, figuriamoci quelle che si espongono e che vengono messe in una realtà nella quale bisogna cacciare le unghie e i denti. Non potevo pretendere che tutti mi amassero.
C'è qualcosa che, col senno di poi, rimpiangi di non aver mostrato di te?
La mia leggerezza, la mia positività. Il mio fisico, collegato alla mente, non ha iniziato a collaborare, ho iniziato a perdere colpi, mi ha un po' alienato. Il mio unico motore, quello che mi rende felice e sorridente, è l'amore della mia famiglia e dei miei amici. Tutti gli affetti che mi circondano per me sono benzina quotidiana. Lì erano lontani da me, ed era più facile essere giù di tono, più triste, timorosa. La mia parte disperata ha prevalso su quella leggera perché non avevo benzina per nutrirla. Il pubblico non ha conosciuto la parte spensierata e leggera di me. Ero più triste e arrabbiata.

Anche i naufraghi con cui ti sei scontrata non ti hanno capita?
Chi mi conosce non fraintende le mie intenzioni. Io non ho mai avuto intenzioni dittatoriali verso i miei compagni naufraghi. Non volevo sovrastare. Io sono una persona che condivide sempre tutto. Lì non so cosa si è percepito, ma la parte più divertente, comica, la leggerezza, la spensieratezza, è venuta a mancare perché mi mancavano i miei affetti.
Hai sentito Veronica Gentili dopo il programma?
Sì ci siamo sentite e ringraziate per questa esperienza. La stimo molto, per me è una sana novità televisiva. Porta con sé eleganza e autorevolezza. Sono stata contenta che in questa edizione ci sia stata lei a guidare il timone.