Morto Emilio Fede, Lele Mora: “Dopo i problemi giudiziari avevamo smesso di sentirci. Vorrei dargli l’ultimo saluto”

Il rapporto tra Emilio Fede e Lele Mora ha riempito per anni le pagine di cronaca, anche giudiziaria. Il coinvolgimento dell’ex direttore del Tg4 e dell’ex agente delle star nello scandalo “Bunga Bunga” ha segnato una lunga pagina della storia politica e sociale di questo Paese. Dopo anni di collaborazioni professionali, Mora e Fede si erano allontanati. Per questo motivo, come rivela in un’intervista rilasciata a Fanpage.it, l’imprenditore non era al corrente dell’aggravarsi delle condizioni di salute del giornalista, e la notizia della sua morte lo ha profondamente addolorato:
Posso dire solo cose belle di Emilio. Era una splendida persona, un grande giornalista e un fedele sostenitore di Silvio Berlusconi. È andato contro tutto pur di difendere il nostro grande presidente. Abbiamo avuto un piccolo problema giudiziario ma non cambia nulla: le cose brutte vanno sempre dimenticate. Io ricordo solo le cose belle. Il Signore è stato buono con lui, gli ha regalato tanti meravigliosi anni di vita. Non so dove saranno celebrati i funerali, ma se dovessero essere vicini parteciperò sicuramente per dargli l’ultimo saluto.
Il ricordo di Lele Mora: "Ricordava a Berlusconi di farmi gli auguri"
“Emilio era un uomo premuroso. Se il presidente dimenticava di farmi gli auguri per il compleanno, per il nuovo anno o per qualche ricorrenza, era lui a ricordarglielo. ‘Hai chiamato Lele per gli auguri?’, diceva, e Berlusconi mi chiamava subito”, racconta ancora Mora, ripercorrendo con la memoria quegli anni di vicinanza privata e professionale. Dopo la condanna che lo aveva investito e il carcere, i rapporti si erano interrotti. Lele spiega oggi di essersi allontanato proprio per non coinvolgerlo:
Non sapevo che le sue condizioni di salute si fossero aggravate. Dopo i miei problemi giudiziari, ho preferito smettere di sentirlo. Non perché non volessi, ma perché volevo tutelarlo ed evitare di creargli problemi. Purtroppo c’è stato un brutto episodio legato ai soldi, che avevamo risolto. Ma, tra persone perbene, di fronte a questi lutti ogni altra cosa passa in secondo piano.
Lele Mora: “Emilio Fede grande professionista, per questo aveva colpito Berlusconi”
Mora ricorda Fede come un grande professionista, proprio lui che ne ha curato per anni l’immagine pubblica rappresentandolo in qualità di agente: “Oltre a essere una grande persona, era un professionista, un uomo che sapeva fare il suo lavoro. Per questo motivo si era avvicinato alla corte di Berlusconi. Silvio era lungimirante, sapeva riconoscere le qualità di chi gli stava di fronte”.