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Messaggi tra Bova e Ceretti, l’avvocato di Federico Monzino: “Non è indagato, gli è stato sequestrato il telefono”

Sirio Serafinelli, avvocato di Federico Monzino, chiarisce a Fanpage.it quale sia al momento la posizione del suo assistito, amico di Martina Ceretti, nell’ambito del procedimento avviato dalla Procura. L’indagine mira a fare luce sulla vicenda relativa alla diffusione dei messaggi privati tra la modella 23enne e l’attore Raoul Bova.
A cura di Stefania Rocco
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Federico Monzino, amico della 23enne Martina Ceretti, non è indagato. A chiarirlo a Fanpage.it è l’avvocato Sirio Serafinelli, legale del PR milanese coinvolto nella vicenda relativa alla diffusione dei messaggi privati presumibilmente intercorsi tra la modella e Raoul Bova. Proprio in queste ore, Fabrizio Corona – che ha pubblicato gli screenshot delle chat e un messaggio vocale attribuito all’attore – ha fatto sapere di essere stato ascoltato come persona informata sui fatti.

La posizione di Federico Monzino, amico di Martina Ceretti

Obiettivo della Procura è ricostruire nel dettaglio la catena di comunicazione tra Bova, Ceretti, Monzino e Corona. Al centro dell’indagine, in particolare, c’è un messaggio ricevuto dall’attore dieci giorni prima che la vicenda diventasse pubblica: il contenuto, secondo l’ipotesi investigativa, potrebbe configurare un tentativo di estorsione.

Se mi vieni incontro, blocchiamo tutto. Se vuoi farmi un regalo per averti salvato, sta a te… Non è il caso che venga fuori uno scandalo sui giornali, no? Per il tuo matrimonio, per il tuo lavoro… altro che Don Matteo”, recita il messaggio.

A riguardo, l’avvocato Serafinelli ha precisato: “Federico Monzino è a disposizione della Procura. Il suo dispositivo verrà analizzato e vedremo cosa emergerà. In questa fase non è sottoposto a indagine: è stato ascoltato come persona informata sui fatti, ha rilasciato dichiarazioni e subito il sequestro del cellulare. Quando l’inchiesta sarà chiusa, valuteremo il da farsi”.

L’ipotesi di tentata estorsione

Al momento, la Procura è impegnata a identificare il mittente del messaggio ricevuto da Raoul Bova. L’ipotesi è quella di una tentata estorsione ai danni dell’attore. Martina Ceretti non si è mai espressa sull’identità dell’autore. Monzino, invece, in un’intervista rilasciata al Messaggero, ha dichiarato: “Davvero non ne ho idea. A differenza di Corona, non faccio accuse a caso. Potrebbe essere stato chiunque. Non so se Martina o Corona abbiano condiviso quei messaggi con altre persone”.

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