Mauro Coruzzi sul secondo ictus: “Sono caduto e ho sbattuto la testa, sono rimasto a terra per ore. Ho fatto testamento”

Mauro Coruzzi si è raccontato in una lunga intervista. Con il suo alter ego, Platinette, è entrato nel cuore degli spettatori che in questi ultimi anni gli hanno fatto sentire il loro affetto. Lo scorso febbraio ha avuto un secondo ictus, dopo quello avuto a marzo 2023: "Sono caduto, ho sbattuto la testa, ma non ho perso conoscenza. Per ore sono rimasto per terra, senza potermi muovere".
Mauro Coruzzi ha avuto un ictus lo scorso febbraio
Mauro Coruzzi, l'8 febbraio scorso, ha avuto un altro ictus. Ne ha parlato in un'intervista rilasciata a DiPiù. Ha ricordato cosa è successo quella mattina quando, all'improvviso, si è sentito male. Si è alzato dal divano e ha sentito che le gambe gli cedevano: "Le mie gambe non hanno retto, è stato come se non le avessi più. Sono caduto, ho sbattuto la testa, ma non ho perso conoscenza. Sono rimasto lì per terra, senza potermi muovere, certamente ore". A salvarlo è stata la colf, che lo ha trovato per terra e ha allertato subito i soccorsi:
Se non ci fosse stata lei, forse, oggi non sarei qui. […] Quando ho avuto il primo ictus non riuscivo più a parlare, questa volta non riuscivo più a muovermi, però ero cosciente. Ricordo l’intervento dei medici, la corsa in ambulanza, l’arrivo in ospedale.
Nonostante tutto, Coruzzi ha detto di ritenersi fortunato perché sarebbe potuta andare peggio.
Come sta Mauro Coruzzi dopo l'ictus
Mauro Coruzzi ha spiegato che attualmente usa un deambulatore per poter camminare. Si sottopone a sedute di fisioterapia ma anche di logopedia ogni giorno perché non parla ancora bene: "Prendo ancora parecchi farmaci. Non mi sono ancora ripreso del tutto, ma continuo a fare progressi e sono sicuro che, piano piano, tornerò come prima". Ha confidato che molti volti noti gli hanno scritto per esprimergli vicinanza. Tra loro anche: "Maria De Filippi, Marco Liorni, Renato Zero, Patty Pravo". Infine, ha fatto sapere di avere pensato alla morte, per questo ha fatto testamento:
Non essendo credente, per me la morte è la fine di tutto: voglio essere cremato e, dopo il primo ictus, ho pure fatto testamento, perciò da quel punto di vista è tutto sistemato. E, se mi guardo indietro, posso dire che nella mia vita, nonostante i momenti duri, ho avuto molto di più di quello che avrei anche solo potuto sognare.