Loredana Cannata dopo l’arresto: “Bandita a vita dal Vaticano. Mi bloccavano in 4, non so se Papa Leone mi ha vista”

Loredana Cannata racconta l’arresto subito mercoledì 19 novembre in Vaticano. L’attrice ed ex concorrente de L’Isola dei Famosi 2025 stava protestando contro la corrida quando, scavalcando le transenne, ha attirato l’intervento delle Guardie Svizzere, che l'hanno perquisita e interrogata. Le parole a Fanpage.it dopo il rilascio: "Sono stata bandita a vita dal Vaticano, ma volevo chiedere aiuto a Papa Leone XIV. La corrida è un atto di crudeltà che va fermato".
Ieri mattina, 19 novembre, sei stata arrestata in Vaticano. Cosa è successo?
Stavo protestando contro la corrida e ho scavalcato le transenne mentre stava per passare Papa Leone XIV. So che è stato un gesto potenzialmente pericoloso, ma il mio obiettivo era quello di far arrivare un messaggio chiaro senza in alcun modo mettere in pericolo Sua Santità. Per questo mi sono inginocchiata e ho subito mostrato un cartello con su scritto "Papa Leone, aiutaci a fermare la corrida".

Cosa speravi di ottenere dal Papa?
Non volevo altro che chiedere il suo aiuto, la mia è stata una vera e propria preghiera rivolta a lui affinché ci aiuti ad abolire la corrida e i legami che ancora esistono tra la Chiesa e questa crudele tradizione.
Poi cos'è successo?
Dopo aver scavalcato le transenne è arrivata subito la Guardia Svizzera, che era vicina al mio settore. Mi hanno bloccato le braccia e strappato il cartello. Poi sono arrivati altri poliziotti, che mi hanno portata all’interno del Vaticano, in quelli che ritengo siano gli uffici delle forze dell'ordine. Lì, sono stata perquisita e interrogata.
Ci sono stati atteggiamenti aggressivi?
No, sono stati molto corretti e gentili.
Cosa ha provocato l’intervento?
Il problema non è stato il fatto di aver scelto di manifestare, ma di aver scavalcato le transenne. Questo è stato ritenuto un atto grave e illegale, ed è stato per questo motivo che sono stata bandita a vita dal Vaticano.

Il provvedimento ti è stato notificato formalmente?
Sì, ho anche il foglio in cui viene attestata la decisione. Come ho spiegato a loro, a volte è necessario superare un limite per accendere un dibattito, per cercare di spostare il limite di ciò che è legale più vicino a ciò che è lecito. La corrida è ancora legale, ma non è lecita.
Crede che il Papa abbia visto il tuo gesto?
Non so se sia riuscito a vedere il subbuglio che ne è seguito. In quel momento avevo addosso quattro uomini che mi tenevano per i polsi, quindi non sono riuscita a guardare Sua Santità direttamente.
Eri sola durante la protesta?
No, ho partecipato insieme a PETA UK, che da tempo fa azioni per richiamare l’attenzione del Papa su questo problema.
Molti si sono schierati a tuo favore, cosa ne pensi?
Ne sono molto felice, ho ricevuto molti messaggi di persone che sostengono l’azione, condannano la corrida e anche il fatto che io sia stata bandita. Ripetono che è la corrida che dovrebbe essere bandita dalla Chiesa e dal mondo, non chi protesta contro di essa.
È possibile fare qualcosa per revocare il veto?
Mi hanno spiegato che se dovessi avere bisogno di entrare in Vaticano posso fare una richiesta scritta. Insieme a PETA abbiamo già scritto una lettera al Papa per spiegare le motivazioni del gesto e chiedere di ritirare questo veto, e invece mettere un veto alla corrida.
Qual è il messaggio più importante che vuoi lanciare?
Spesso ci si nasconde dietro la parola “tradizione”. Io dico sempre che anche pratiche come l’infibulazione sono tradizione: non possiamo continuare a perpetuare ciò che è sbagliato solo perché “si è sempre fatto così”. Quando l’evoluzione umana ci permette di capire ciò che è dannoso, dobbiamo avere la lucidità e la forza di superarlo e trovare nuove tradizioni.